Quattro buste giunte ai Commissari, ma nessuna comporta il riavvio degli impianti clorosoda. Olio vegetale a Porto Marghera, impianti per rinnovabili a Porto Torres [aggiornato].
8 settembre 2011 14:33
Dopo l'incontro di questa mattina tra i commissari straordinari di Vinyls Italia e i funzionari del Ministero dello Sviluppo economico, emergono le prime indiscrezioni sul contenuto delle manifestazioni di interesse presentate per acquisire gli assets di Porto Marghera e Porto Torres.
Le buste giunte ai commissari sarebbero quattro, ma solo due sono state prese in considerazione, in quanto le rimanenti prevedono la dismissione degli impianti.
Secondo quanto riportano le agenzie di stampa, per Porto Marghera spunta il nome dell'Oleificio Medio Piave, specializzato nel trattamento di olio industriale vegetale, mentre al sito sardo sarebbe interessata Sardinia Green Island, nell'ottica di una produzione di impianti per energia rinnovabile, con un investimento di 400 milioni di euro in quattro anni. Si tratta della stessa società che nel gennaio dell'anno scorso ha acquisito la ex Ineos Film di Assemini, in provincia di Cagliari.
In entrambi i casi verrebbero garantiti i livelli occupazionali. Per portare avanti le trattative, la gestione commissariale di Vinyls Italia è stata prorogata per altri tre mesi. Di tre mesi è stata anche prorogata la cassa integrazione per gli addetti dei siti interessati..
“Interlocutorio per gli aspetti di merito, positivo per la proroga della cassa integrazione per altri tre mesi, una boccata di ossigeno”: è il giudizio della Filctem-Cgil, presente all'incontro. In merito all'offerta presentata per il sito veneto, Marco Falcinelli, membro della segreteria nazionale Filctem-Cgil, la giudica positivamente: "Ci fa ben sperare il fatto che si affacci finalmente un imprenditore italiano che opera e investe nel nostro paese da più di 80 anni con un fatturato annuo, nel 2010, di oltre 150 milioni di euro, e che sul fronte dell'occupazione si impegnerebbe alla riassunzione di tutti gli attuali dipendenti: il giudizio è cautamente positivo, non fosse altro per le caratteristiche industriali del Gruppo”. Diverso il parere del sindacalista sull'offerta relativa a Porto Torres, ritenuta: "più opportunistica che legata ad un reale interesse industriale”. “Per noi - ha aggiunto Falcinelli – occorre continuare ad inquadrare le vicende della Vinyls e del ciclo del cloro all'interno della discussione più generale sul futuro della chimica italiana nel nostro paese, riconfermando da un lato il ruolo insostituibile dell'Eni nella risoluzione dei problemi e, dall'altro, la richiesta di parlarne nel tavolo nazionale della chimica, mai convocato dal ministro Romani a dispetto delle sue dichiarazioni sul ruolo strategico del settore”.
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