La ex Ergom segue le direttive del gruppo Fiat. I sindacati temono l'effetto Pomigliano.
24 novembre 2011 15:04
La decisione del gruppo Fiat di disdire il contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici rischia di avere un effetto domino in quanto interessa anche le società controllate. Secondo quando riporta il sindacato dei chimici Filctem-Cgil, anche Magneti Marelli ha comunicato il recesso e la disdetta di tutti i contratti collettivi e accordi sindacali applicati nelle proprie aziende a partire da 1° gennaio 2012. Si tratta di una decisione – fanno notare i sindacalisti - che riguarda anche la controllata Plastic Components and Modules Automotive (PCMA) nella quale si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro per l'industria della gomma e delle materie plastiche.
"Ad essere disdetto e? dunque un contratto nazionale, quello della gomma-plastica, rinnovato unitariamente da tutte le organizzazioni sindacali, che peraltro gia? prevede regimi di orario e forme di flessibilita? tali da consentire alle parti (sindacati e aziende) di rispondere con modelli organizzativi efficaci alla necessita? di accrescere la competitivita? e la produttivita? delle imprese, tutelando la buona occupazione, e strumenti per la gestione di situazioni di crisi come quelle da tempo in atto nella componentistica per auto", afferma Alberto Morselli, segretario generale Filctem-Cgil, che respinge la decisione ritenendola "ingiustificata e non compatibile con il sistema di positive e moderne relazioni industriali in atto nei nostri settori". “Se la scelta di disdire il contratto gomma-plastica – aggiunge Morselli - fosse l'anticamera per applicare anche ai lavoratori della PCMA l'accordo di Pomigliano, ci troveremmo di fronte non solo ad un atto gravissimo nei confronti dei lavoratori e dei loro diritti, all'esclusione dei sindacati dalla rappresentanza, ma sarebbe del tutto incomprensibile e immotivato anche dal punto di vista aziendale”.
La decisione della Casa italiana di recedere dagli accordi aziendali, ha spiegato due giorni fa l'Amministratore delegato Sergio Marchionne: "Rientra a pieno titolo nelle iniziative intraprese per migliorare la competitivita? e l’efficienza della nostra struttura produttiva". "Prima di tutto e? necessario mettere da parte anni di contrattazione aziendale obsoleta e non più coerente con le condizioni attuali", ha aggiunto Marchionne, ribadendo: "l'impegno da parte della Fiat di definire al più presto possibile con le Organizzazioni Sindacali accordi più moderni in grado di assicurare la flessibilita? e la governabilita? degli stabilimenti, ma anche di garantire alle persone condizioni di lavoro migliori e adeguati trattamenti economici". "Il nostro orizzonte e? lo sviluppo e ci stiamo muovendo nell’unica direzione possibile per ottenere la capacita? competitiva necessaria - ha concluso l'AD del gruppo Fiat -. Crediamo che continuare su questa strada sia una nostra precisa responsabilita? nei confronti dei lavoratori della Fiat e del Paese".
PCMA ha ereditato stabilimenti e attività della Ergom, società attiva nella produzione di componenti plastici per automotive entrata in crisi nei primi anni duemila, acquisita nel 2008 dal Gruppo Fiat, suo principale cliente, e posta sotto il controllo di Magneti Marelli. La società opera in cinque stabilimenti (S.Benigno e Grugliasco a Torino; Paliano, Frosinone; Caivano, Napoli; Pisticci, Matera) dando lavoro a 1.100 addetti. La produzione verte su plance, consolle centrali, paraurti e sistemi carburante in materiale plastico.
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