La produzione aumenterà quest'anno di quasi il 20%, con un rallentamento della corsa nel 2012.
19 dicembre 2011 07:20
L'industria italiana delle macchine utensili, robot e automazione - rappresentata da Ucimu Sistemi per Produrre - chiuderà il 2011 con risultati positivi sul fronte della produzione e dell'export. La prima è stimata in crescita del 19,6% a 5 miliardi di euro, mentre le vendite all'estero evidenziano un incremento del 29,3% a quota 3,3 miliardi di euro. I principali mercati di sbocco delle macchine italiane sono Cina e Germania, che si contendono testa a testa il primo posto, seguiti da Stati Uniti, Brasile, Francia, India, Russia, Turchia, Polonia e Spagna.
Meno dinamico l’andamento del mercato domestico. Secondo il Centro studi dell'Associazione, il consumo, pur crescendo dell’11,9% a 2,7 miliardi di euro, denota in valore assoluto la debolezza della domanda espressa dagli utilizzatori italiani. Il modesto incremento della domanda interna si riflette nella timida ripresa delle consegne dei costruttori sul mercato interno che, cresciute del 3,8%, non sono andate oltre quota 1.652 milioni. Più marcato l’incremento delle importazioni (+26,7%) il cui valore assoluto resta leggermente sopra 1,1 miliardi di euro.
Le previsioni 2012 indicano l'ingresso un una fase di “crescita rallentata”: la produzione dovrebbe aumentare l'anno prossimo del 3,4% a 5,19 miliardi di euro, mentre per l'export ci si attende un incremento del 4,8% a 3,53 miliardi. Il mercato interno frenerà ulteriormente la sua corsa, attestandosi a 2,82 miliardi (+2,1%). Per contrastare la debolezza della domanda interna, Ucimu prevede che i costruttori italiani intensificheranno maggiormente l’attività sui mercati esteri, portando la quota di export sulla produzione totale al 68%.
“Nel 2011 l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione ha consolidato la ripresa avviata l’anno precedente - commenta Giancarlo Losma, presidente di Ucimu Sistemi per Produrre -. La positiva performance messa a segno dalle imprese del comparto è però, nel complesso, frutto dell’ottimo andamento delle esportazioni che continuano a crescere, premiando coloro i quali investono in internazionalizzazione”. “A questo proposito - ha aggiunto Losma - manifestiamo grande soddisfazione per la decisione del nuovo esecutivo di ripristinare ICE. Dopo la soppressione dell’Istituto avvenuta nello spazio di un mattino, l’associazione, insieme a numerose altre rappresentanze, aveva espresso ripetutamente il proprio dissenso verso una scelta giudicata miope e dunque pericolosa. Il ripristino dell’Agenzia è senza ogni dubbio uno dei migliori provvedimenti compresi nella Manovra Salva Italia appena varata, poiché è lo strumento più adatto per supportare le imprese nell’attività di internazionalizzazione. Ora ci attendiamo che le autorità di governo estendano lo sguardo all’operatività di Simest i cui fondi sono ancora a nostro avviso scarsi, considerata la mole di attività che le imprese italiane stanno svolgendo sui mercati stranieri”.
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