Con la riduzione dei dazi risparmi per 2,5 miliardi di euro l'anno per le aziende europee.
23 agosto 2012 09:02
La Russia, terzo partner commerciale della UE con esportazioni per 108 miliardi di euro e importazioni per quasi 200 miliardi di euro, è entrata a far parte dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), diventando il 156esimo membro. La ratifica è arrivata ieri, a 30 giorni dall'approvazione del parlamento russo.
L'adesione, frutto di 18 anni di negoziati, formalizza norme e obblighi multilaterali negli scambi reciproci, rendendo più trasparente l'accesso al mercato dei beni e servizi. Con l'ingresso nel WTO, la Russia dovrà tra l’altro ridurre notevolmente i dazi all’importazione, limitare le sovvenzioni all’esportazione, snellire norme e procedure; particolare rilievo avranno i regolamenti sulle procedure doganali nonché l’introduzione di misure sanitarie, di norme tecniche e la protezione della proprietà intellettuale.
I dazi all’importazione di beni scenderanno dall’attuale 10,3% a una media dell’ 7,8%. In alcuni importanti settori, come l'automotive, i dazi scenderanno subito dal 30% al 25%, per ridursi tra 7 anni al 15%. La Commissione Europea stima che la riduzione delle tariffe doganali farà risparmiare alle aziende che vendono sul mercato russo 2,5 miliardi di euro all’anno e stimolerà esportazioni UE verso la Russia per 3,9 miliardi di euro all’anno.
Oggi le principali esportazioni comunitarie verso la Russia riguardano autoveicoli (7 miliardi di euro), medicinali (6 miliardi di euro), parti di autovetture (3,5 miliardi di euro), telefoni e accessori (2,5 miliardi di euro) e trattori (1 miliardo di euro).
La Russia è anche il quinto mercato di sbocco per i costruttori italiani di macchine e impianti per la trasformazione di materie plastiche e gomma, con un valore, nel 2011, di oltre 112 milioni di euro, pari al 4,6% del totale.
Le importazioni UE dalla Russia si concentrano soprattutto sulle materie prime, a cominciare da petrolio (130 miliardi di euro) e gas (24 miliardi di euro), anche se il capitolo energia non rientra negli ambiti del WTO. Anche per queste e per altre importanti materie prime, la Russia si è però impegnata a limitare i dazi all’esportazione.
L’Unione Europea è il maggior investitore estero in Russia con un volume di 120 miliardi di euro circa nel 2010. Gli investimenti russi nell’UE sono ammontati nello stesso anno a 42 miliardi di euro.
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