ChemOrbis rileva una tendenza in calo dei prezzi delle poliolefine dopo tre mesi di aumenti.
27 settembre 2012 08:07
Secondo ChemOrbis, servizio che monitorizza costantemente il mercato delle materie plastiche nel nostro paese, dopo tre mesi di prezzi in crescita, le quotazioni di polipropilene e polietilene potrebbero cambiare diezione, puntando verso il basso. Pur avendo ottenuto aumenti a tre cifre sulle trattative mensili - segnala la società - i venditori di poliolefine riferiscono di aver incontrato una domanda molto debole. Come conseguenza della crescente resistenza verso le offerte in rialzo, nel mercato spot sono poi emersi i primi prezzi in calo, anche se per il momento sono ancora limitati.
Secondo ChemOrbis, nel mercato del polipropilene, per chiudere le vendite alcuni venditori hanno rivisto i target di aumento, portandoli da un livello iniziale di 150 euro a tonnellata fino a 100-120 euro/ton, mentre altri operatori sono rimasti fermi sulle richieste originali.
Un acquirente che produce arredi da giardino ha chiuso la scorsa settimana una trattativa per PP omopolimero da stampaggio ad iniezione proveniente dall’Europa occidentale. "Ci siamo assicurati solo una quantità limitata di materiale, perché avevamo già accumulato abbastanza scorte a luglio e agosto, quando i prezzi erano inferiori", ha riferito a ChemOrbis. Il prezzo spuntato forma i minimi del range complessivo del PP omo iniezione, con una diminuzione di almeno 20 euro/ton rispetto alla settimana precedente.
Anche il mercato del PP copolimero è sceso di almeno 20-30 euro/ton sui minimi. Un buyer che produce batterie ha riportato di aver ricevuto un’offerta sui minimi del range, commentando: "Non ci possiamo permettere di acquistare a livelli così alti, preferiamo aspettare il più possibile prima di fare nuovi acquisti". Un terzo operatore che questa settimana ha ricevuto richieste di aumento di 100-110 euro/ton su agosto ha dichiarato: "Gli ampi aumenti che hanno interessato i prezzi del PP hanno generato una domanda maggiore per i carichi relativamente meno costosi di primetta".
Per quanto riguarda il mercato del polietilene, alcuni operatori sostengono che l’offerta non sia così corta, soprattutto per l’LDPE e l’LLDPE. Player italiani riportano che questa settimana non sono emersi molti prezzi sui massimi, mentre un produttore di packaging ha riferito di aver ricevuto un’offerta in calo di 50 euro/ton per l’LDPE da un produttore dell’Europa occidentale. L'acquirente ha interpretato questa offerta come un segnale di possibili diminuzioni per ottobre.
Un produttore di sacchetti di plastica ha riferito a ChemOrbis: "Ci sono voci di nuove offerte con sconti per i prossimi giorni, perché alcuni venditori vogliono destoccare". Il suo fornitore saudita gli ha inoltre anticipato che potrebbe ricevere un prezzo inferiore, anche se non ha ancora ricevuto una conferma.
Gli occhi degli operatori sono puntati ora sulle chiusure dei contratti dei monomeri, che guideranno l’andamento del mercato. I mercati spot di etilene e propilene, che offrono gli indizi più chiari sulle prossime chiusure, sono in diminuzione dalla scorsa settimana, sotto la pressione del petrolio in calo. "I produttori europei potrebbero avvicinarsi ai mercati di PP e PE con nuove richieste di aumento il prossimo mese, per assicurare un trend stabile, anche se i monomeri registreranno chiusure a rollover", sostengono alcuni operatori italiani.
Fonte: ChemOrbis
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