Il gruppo statunitense commercializzerà gran parte dei prodotti ottenuti nell'impianto in costruzione a Jubail, in Arabia Saudita.
9 ottobre 2012 07:25
Dow Chemical ha stipulato un accordo con la joint-venture Sadara (costituita insieme a Saudi Aramco) per la commercializzazione dei prodotti ottenuti nel sito petrolchimico in costruzione a Jubail, in Arabia Saudita: 26 impianti alimentati da un cracker che nel 2015 inizieranno a produrre intermedi chimici e materie plastiche.
A regime, il nuovo complesso raggiungerà una capacità produttiva di quasi 3 milioni di tonnellate annue tra materie prime per poliuretani (isocianati, polioli polietere), ossido e glicole di propilene, elastomeri, polietilene a bassa densità e lineare, eteri di glicole e ammine. Il giro d'affari annuo della joint-venture tra Dow e Saudi Aramco è stimato in oltre 10 miliardi di dollari.
In base all'accordo commerciale, Dow si occuperà della vendita di gran parte della produzione del sito saudita, sfruttando la propria rete commerciale ramificata.
La capacità, nelle intenzioni dei due partner, sarà destinata quasi interamente all'esportazione: circa la metà verso i mercati emergenti dell'Asia-Pacifico, mentre la quota restante - tranne i prodotti destinati ai mercati mediorientali e all'Arabia Saudita, commercializzati direttamente da Sadara - sarà venduta in Europa, Africa e India.
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