A cinque anni dalla condanna UE, una sentenza del tribunale europeo riduce la multa da 132 a 106 milioni di euro.
17 dicembre 2012 05:53
Porta la data del 13 dicembre 2012 la sentenza della Settima Sezione del Tribunale dell'Unione Europea sul ricorso presentato da ENI e Polimeri Europa (oggi Versalis) contro la multa inflitta dalla Commissione Europea nel dicembre 2007 per un cartello sulla gomma cloroprene, che aveva visto condannati i principali player del settore. Con un ricorso presentato l'anno seguente, il gruppo italiano aveva chiesto l'annullamento della decisione e, in subordine, una riduzione dell'importo dell'ammenda.
Il tribunale ha deciso che:
1) L’importo dell’ammenda inflitta in solido all’Eni SpA e alla Versalis SpA per l’infrazione constatata all’articolo 1, lettera d), della decisione C (2007) 5910 def. della Commissione, del 5 dicembre 2007, relativa ad un procedimento ai sensi dell’articolo 81 [CE] e dell’articolo 53 dell’accordo SEE (Caso COMP/38629 – Gomma cloroprene) è fissato in EUR 106.200.000.
2) Il ricorso è respinto quanto al resto.
3) L’Eni e la Versalis sopporteranno quattro quinti delle proprie spese nonché quattro quinti delle spese della Commissione europea. La Commissione sopporterà un quinto delle proprie spese nonché un quinto delle spese dell’Eni e della Versalis.
Nel dicembre 2007 la Commissione Europea aveva inflitto una multa di 243,2 milioni di euro a un gruppo di produttori di gomma cloroprene (Bayer, Denka, DuPont, Dow, ENI e Tosoh) accusati di essersi messi d'accordo, tra il 1993 e il 2002, per ripartirsi il mercato e fissare i prezzi all'interno dello spazio economico europeo.
Dalle indagini era emerso che le aziende concordavano le rispettive quote di mercato e fissavano i prezzi. I loro rappresentanti si riunivano regolarmente per discutere dei prezzi, scambiare informazioni commerciali sensibili, discutere di specifici clienti e verificare l'attuazione dei loro accordi illegali.
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