Il sistema di tracciamento entrerà in vigore in ottobre per i rifiuti pericolosi e nel marzo 2014 per tutti gli altri.
22 marzo 2013 05:20
Il Ministero dell'Ambiente riaccende i riflettori sul Sistri, il sistema di tracciamento dei rifiuti congelato tra le polemiche l'anno scorso, in attesa di valutarne l'operatività dopo che una verifica voluta dallo stesso dicastero aveva messo in luce le debolezze dell'infrastruttura informatica.
Un decreto ministeriale pubblicato in GU stabilisce infatti che dal 1° ottobre 2013 il sistema telematico sarà obbligatorio per i produttori di rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti e per gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti pericolosi, mentre per tutte le altre aziende l'avvio del sistema è fissato per il 3 marzo 2014 (potranno comunque applicare il Sistri su base volontaria dal 1° ottobre prossimo). In ogni caso, il pagamento della quota relativa al 2013 resterà sospeso per l'intero anno.
"Saranno eliminate le pesantezze burocratiche ed amministrative e sarà fondamentale la collaborazione con le imprese coinvolte", ha dichiarato il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. "Ho presentato il progetto a Confindustria che lo ha condiviso, apprezzando il grande rilievo che abbiamo voluto dare alla collaborazione con le imprese - ha spiegato il Ministro -. Vanno letti in quest'ottica anche i sei mesi che ci separano dall'avvio del sistema per i produttori di rifiuti pericolosi. Obiettivo di questa fase preparatoria è anche quello di consolidare la collaborazione con le imprese coinvolte e di eliminare le pesantezze burocratiche e amministrative che sono state avvertite come un limite del progetto".
Il calendario prevede alcune procedure di verifica, tra il 30 aprile e il 30 settembre 2013, per l'aggiornamento dei dati delle imprese che dovranno adottare il sistema in ottobre. Una verifica analoga per le imprese del 'secondo turno' si terrà dal 30 settembre 2013 al 28 febbraio 2014. "Il nuovo programma per l'avvio del Sistri, superando le problematiche emerse in passato, confido possa rappresentare un presidio di legalità e trasparenza per tutta la filiera dei rifiuti", ha concluso Clini.
Introdotto nel 2009, Sistri avrebbe dovuto entrare in piena attività il 30 giugno 2012, dopo una serie di rinvii, test di funzionamento e polemiche per la complessità del sistema e le difficoltà incontrate da alcuni operatori nel inserire i dati nell'archivio informatico che dovrebbe tenere traccia di tutti i movimenti dei rifiuti pericolosi nel territorio italiano.
A regime, si stima saranno coinvolte nelle nuove procedure quasi 300 mila aziende che producono rifiuti e oltre 20mila società di trasporto.
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