La domanda ancora fragile bilancia l'offerta corta, secondo gli analisti ChemOrbis.
17 giugno 2013 05:36
Secondo le rilevazioni del portale di market intelligence ChemOrbis, la domanda di PVC in Italia si è confermata ancora debole per tutta la prima metà di giugno, a causa, in larga parte, della bassa domanda proveniente dall'industria delle costruzioni. D’altra parte - rileva ChemOrbis -, l’offerta resta corta a causa delle interruzioni di produzione e consegne causate dalle forti inondazioni che hanno colpito soprattutto i paesi dell’Est Europa.
Questa settimana i venditori di PVC si sono avvicinati al mercato spot con aumenti fino a 30 euro/ton rispetto a maggio, mentre i primi accordi a volume di giugno sono stati offerti con richieste di aumento di 5-40 euro/ton sul mese, si legge in una nota. I buyer, d’altra parte, si aspettano di pagare da rollover ad aumenti modesti rispetto a quelli cercati dai venditori, sottolineando come i bassi livelli di vendita dei prodotti finiti ostacolino l’attività di acquisto di resina. Alcuni trasformatori riportano di aver pagato, finora, da rollover a modeste diminuzioni.
Un trasformatore attivo nel settore dei cavi ha dichiarato a ChemOrbis di voler mantenere le scorte basse e acquistare solo su necessità, dopo aver comprato del materiale nella prima metà del mese, poiché la domanda da parte del settore costruzioni resta molto debole. "Crediamo che i produttori chiuderanno giugno a rollover, perché la domanda è bassa", ha affermato. Un compoundatore ha invece detto che la domanda è scoraggiante perché non sono previsti nuovi progetti nel settore pubblico, mentre le attività di costruzione sono scarse. "I produttori chiederanno dei rollover nei prossimi giorni, ma alcuni di essi, compreso uno dell’Est Europa, potrebbero mantenere un atteggiamento rialzista per la disponibilità corta", ha affermato.
Alcuni acquirenti di PVC ritengono che dichiarare di non avere disponibilità di materiale sia una strategia dei venditori, allo scopo di mantenere il mercato in rialzo. Tuttavia, un produttore di tubi sostiene che i venditori di PVC applicheranno aumenti, proprio sulla scia delle limitazioni dell’offerta. "Un produttore del Nord Europa non ha disponibilità di materiale questa settimana, mentre noi non siamo riusciti a trovare livelli competitivi dall’Est Europa a causa della mancanza di materiale", ha riportato a ChemOrbis, aggiungendo che acquisterà alcuni carichi la prossima settimana. Un secondo produttore di tubi non ha intenzione di comprare PVC fino a dopo l’estate, visto la bassa domanda di prodotti finiti, dopo essersi assicurato nei giorni scorsi PVC di importazione da un produttore statunitense, con consegna a luglio.
"La domanda non è cresciuta, anche se speriamo di vedere un incremento delle vendite, poiché i trasformatori potrebbero aver utilizzato le scorte acquistate a fine maggio - ha commentato un distributore di un produttore del Nord Europa -. L’attività dei mercati dei prodotti finiti è scarsa per la maggior parte delle applicazioni, a causa del settore debole delle costruzioni, anche se dovremmo essere nell’alta stagione del PVC". Ciò nonostante, ha intenzione di mantenere un target di aumento di 30 euro/ton poiché ha bisogno di recuperare i margini.
Un distributore di PVC dell’Est Europa ha invece riportato di non avere disponibilità di materiale al momento, a causa delle inondazioni e delle manutenzioni programmate presso i fornitori. "Abbiamo già venduto materiale con aumenti per giugno - ha spiegato -. Non siamo ovviamente disposti a concedere degli sconti. Potremmo anzi aumentare ancora i prezzi vista la nostra disponibilità corta". Il distributore ha anche ammesso che la domanda non è andata male a maggio, anche se in questi giorni è relativamente calma.
In Italia, il valore medio dell’indice della produzione nel settore costruzioni è diminuito del 7,2% nel primo trimestre del 2013 e in aprile, la produzione industriale è scesa dello 0.3% rispetto al mese precedente, secondo i dati Istat.
Secondo le statistiche ChemOrbis, l’Italia ha importato quasi 110.000 ton di PVC nei primi due mesi di quest’anno, un volume inferiore rispetto alle 115.000 tonnellate dello stesso periodo dell'anno scorso.
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