La società di consulenza britannica Applied Market Information ha recentemente pubblicato uno studio intitolato "AMI´s guide to the thermoplastic compounding industry in Europe", da cui emerge un andamento a due velocità per l'industria europea del compound.
Nonostante il numero complessivo di produttori sia cresciuto da 664 a 680 unità, rispetto all'edizione precedente della ricerca, il trend positivo ha interessato solo le regioni dell'Europa centrale, mentre nei territori occidentali il numero è addirittura diminuito, da 623 a 613 aziende; in questi paesi è anche rallentato il processo di fusioni e acquisizioni, dato che riflette la difficile congiuntura economica dell'area UE.
E' invece più evidente il processo di riorganizzazione, razionalizzazione e delocalizzazione verso le aree orientali del continente. Aziende come Clariant, PolyOne, Rhodia, Lifocolor, Gabriel Chemie, Plastika Kritis e Viba - nota lo studio - hanno investito in questi anni nell'Est Europa, attraverso joint-venture, acquisizioni e costruzione di nuove unità produttive.
I paesi dell'Europa centrale, quali Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania, rappresentano ormai il 4% della produzione europea di compound, con tassi di crescita superiori a quelli che caratterizzano i mercati occidentali: tra il 2000 e il 2002, il tasso annuo in questi paesi si è attestato intorno al 3,4%, contro una crescita pessoché nulla in Europa occidentale.
Lo studio prende in considerazione anche l'industria europea dei masterbatches, che rappresenta in volume circa l'11% del settore; questo segmento ha mantenuto negli ultimi due anni un tasso di crescita positivo
Infine, la ricerca analizza la struttura di 673 unità produttive, 134 delle quali integrate a monte con la produzione di polimero.
"AMI´s guide to the thermoplastic compounding industry in Europe", 161 pagine, può essere acquistata anche online al prezzo di 275 Euro.
Per maggiori informazioni: www.amiplastics.com
9 ottobre 2003 09:40
Uno studio AMI esamina l'industria del compounding in Europa, evidenziando una crescita nei paesi dell'Est a scapito di quelli occidentali.
La società di consulenza britannica Applied Market Information ha recentemente pubblicato uno studio intitolato "AMI´s guide to the thermoplastic compounding industry in Europe", da cui emerge un andamento a due velocità per l'industria europea del compound.
Nonostante il numero complessivo di produttori sia cresciuto da 664 a 680 unità, rispetto all'edizione precedente della ricerca, il trend positivo ha interessato solo le regioni dell'Europa centrale, mentre nei territori occidentali il numero è addirittura diminuito, da 623 a 613 aziende; in questi paesi è anche rallentato il processo di fusioni e acquisizioni, dato che riflette la difficile congiuntura economica dell'area UE.
E' invece più evidente il processo di riorganizzazione, razionalizzazione e delocalizzazione verso le aree orientali del continente. Aziende come Clariant, PolyOne, Rhodia, Lifocolor, Gabriel Chemie, Plastika Kritis e Viba - nota lo studio - hanno investito in questi anni nell'Est Europa, attraverso joint-venture, acquisizioni e costruzione di nuove unità produttive.
I paesi dell'Europa centrale, quali Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania, rappresentano ormai il 4% della produzione europea di compound, con tassi di crescita superiori a quelli che caratterizzano i mercati occidentali: tra il 2000 e il 2002, il tasso annuo in questi paesi si è attestato intorno al 3,4%, contro una crescita pessoché nulla in Europa occidentale.
Lo studio prende in considerazione anche l'industria europea dei masterbatches, che rappresenta in volume circa l'11% del settore; questo segmento ha mantenuto negli ultimi due anni un tasso di crescita positivo
Infine, la ricerca analizza la struttura di 673 unità produttive, 134 delle quali integrate a monte con la produzione di polimero.
"AMI´s guide to the thermoplastic compounding industry in Europe", 161 pagine, può essere acquistata anche online al prezzo di 275 Euro.
Per maggiori informazioni: www.amiplastics.com
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