Fatturato a 74 miliardi di euro, con Ebit in progressione dell’8%. Stabili le vendite di Performance Materials.
25 febbraio 2014 08:28
BASF chiude l’esercizio 2013 con una crescita delle vendite di tre punti percentuali, a 73,97 miliardi di euro, e un Ebit di 7,19 milioni, l’8,2% in più rispetto all’anno precedente. Risultati positivi condizionati dal buon andamento dei settori oil&gas e agrofarma, dove hanno anche contribuito alcune acquisizioni.
Nel quarto trimestre, le vendite sono invece rimaste pressoché stabili a 18,1 miliardi di euro (+0,8%), mentre l’Ebit ha mostrato una progressione del 18%, a 1,5 miliardi, rispetto allo stesso periodo del 2012; l’utile netto trimestrale è cresciuto del 16%, oltre le attese degli analisti.
“Il 2013 è stato ancora un anno impegnativo per l’industria, che ha dovuto affrontare un vento contrario - ha commentato il CEO di BASF, Kurt Bock -. Tuttavia, abbiamo raggiunto i nostri obiettivi: venduto di più, lavorato a più stretto contatto con i nostri clienti e rafforzato il nostro portafoglio“.
Se i risultati di gruppo sono nel complesso positivi, la chimica e i materiali avanzati hanno scontato la debolezza del mercato ed effetti valutari negativi.
La divisione Chemicals ha chiuso l’anno con una flessione delle vendite del 5% a 17 miliardi, mentre Functional Materials & Solutions - che include poliuretani, epossidiche, tecnopolimeri, elastomeri e polistirene espanso - ha mantenuto i livelli di fatturato del 2012, attestandosi a 17,3 miliardi di euro (+1,2%), con un Ebit a 1,1 miliardi, 138 milioni in più dell’anno precedente, anche se l’ultimo trimestre si è chiuso con una flessione dell’1% del fatturato, a causa degli effetti valutari.
Stabili, nell’anno, le vendite della divisione Performance Products (che include anche dispersioni e pigmenti), con un giro d’affari di 15,5 miliardi di euro (-1%).
Per l’anno in corso, BASF si dichiara cautamente ottimista per quanto concerne la crescita economica a livello globale, anche se, come ha ricordato Bock: “non si veleggerà ancora con il vento in poppa”. L’industria chimica dovrebbe registrare tassi di crescita simili a quelli dello scorso anno, con miglioramenti in settori chiave come i trasporti, beni di consumo ed elettronica, che avranno effetti positivi sui conti del gruppo.
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