L’anno scorso le vendite nel nostro paese sono cresciute del 3% a 1,9 miliardi di euro.
4 aprile 2014 12:03
BASF archivia un 2013 in crescita sul mercato italiano realizzando un fatturato di 1,9 miliardi di euro, il 3% in più rispetto all’esercizio precedente, in controtendenza rispetto all’andamento dell’economia, della produzione industriale e, più nello specifico, di quella del settore chimico, che nello stesso periodo è scesa del -2,2%.
Tra l’altro si tratta della stessa progressione registrata a livello di gruppo, che con un +3% ha raggiunto i 74 miliardi di euro di ricavi a livello globale.
BASF - presente nel nostro paese con 16 siti, di cui 11 produttivi e 1.500 addetti -, ha beneficiato della crescita di alcuni segmenti quali le soluzioni per l’agricoltura e i performance products.
“In un mercato interno in recessione, la tenuta dei nostri risultati dimostra la solidità dell’azienda - nota Erwin Rauhe, Amministratore Delegato di BASF Italia e Responsabile per il Sud Europa -. L’Italia resta un paese chiave, con una tradizione e un know-how nella chimica di primo livello in Europa. La nostra produzione, più specialistica e fortemente orientata alle necessità dei nostri clienti, è complementare con quella realizzata dalla nostra casa madre in Germania dove le logiche sono quelle dei grandi volumi realizzati in un sistema e ciclo produttivo integrato, quello che noi chiamiamo verbund".
La filiale italiana sottolinea che nel 2013 sono proseguiti gli investimenti nel continuo miglioramento dei processi industriali e per l’ottimizzazione dell’efficienza degli impianti produttivi, soprattutto in termini di utilizzo delle risorse energetiche e di ulteriori riduzioni delle emissioni.
Il management prevede di poter proseguire con una buona performance in un contesto che rimane molto sfidante anche per l’anno in corso: “Resta il nodo del costo dell’energia, che penalizza oltremodo il mercato italiano rispetto agli altri paesi”, fanno sapere dalla sede di Cesano Maderno.
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