Clariant sostituisce materie prime fossili nella produzione di coloranti per plastiche, coating e stampa.
9 aprile 2014 06:34
Clariant utilizzerà, già a partire da quest’anno, materie prime rinnovabili per una significativa parte dei pigmenti organici Quinacridone prodotti nel sito tedesco di Frankfurt-Hoechst. Si tratta di coloranti destinati al mondo delle materie plastiche, vernici e inchiostri da stampa, che saranno prodotti utilizzando acido succinico biobased, fornito da Myriant, al posto di quello convenzionale ricavato da materie prime petrolchimiche.
La sostituzione, spiega il gruppo svizzero, non avrà alcun impatto sui processi o sulla qualità dei pigmenti, riducendo l’impatto ambientale dei prodotti. Un beneficio che i clienti potranno sfruttare a loro favore proponendo sul mercato articoli colorati più sostenibili.
“Ottimizzare i nostri processi di produzione di pigmenti per incorporare materie prime rinnovabili è parte della nostra strategia per affrontare le sfide globali e i megatrend - commenta Marco Cenisio, responsabile della Business Unit Pigmenti di Clariant -. Siamo entusiasti di questo risultato, che migliora l’impronta ecologica dei nostri prodotti e aiuta i nostri clienti ad essere più sostenibili”.
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