L’Agenzia chiede più tempo per mettere a punto la valutazione completa del rischio da bisfenolo A.
10 aprile 2014 06:20
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha deciso di prorogare alla fine del 2014 il termine per completare la valutazione completa del rischio da bisfenolo A (BPA), sostanza contenuta in alcune materie plastiche (policarbonato, epossifenoliche) utilizzate a contatto con alimenti.
La decisione è stata presa per concedere agli scienziati dell’EFSA tempo a sufficienza per analizzare l’elevato numero di commenti ricevuti nel corso della consultazione pubblica sulla sua valutazione della sicurezza della sostanza chimica.
A gennaio, l’agenzia aveva avviato una consultazione pubblica sulla seconda parte della bozza di parere sui rischi del BPA per la salute umana, ottenendo in poco più di due mesi quasi 250 risposte, che ora devono essere valutate; a questo scopo, il 23 aprile, è in programma un incontro di verifica con i soggetti interessati per discutere i commenti ricevuti.
Nella nuova bozza di valutazione rischio, sottoposta a consultazione pubblica, l’EFSA raccomanda di ridurre la dose giornaliera tollerabile (DGT) per il BPA dall’attuale livello di 50 µg/kg pc/die (o 0,05 mg/kg pc/die) a 5 µg/kg pc/die (0,005 mg/kg pc/die), da fissare in via provvisoria in attesa dei risultati della ricerca del National Toxicology Program (NTP) statunitense.
Nonostante il consiglio di abbassare, in via precauzionale, la soglia di sicurezza, il rischio sanitario resta basso per tutti i gruppi di popolazione, compresi feti, lattanti, bambini nella prima infanzia e adulti, afferma l’EFSA. I valori massimi stimati per l’esposizione combinata, orale e non orale, al BPA sono da 3 a 5 volte inferiori alla DGT provvisoria proposta, a seconda della fascia d’età. Inoltre, aggiunge l’Agenzia, per tutti i gruppi di popolazione, l’esposizione orale da sola è oltre 5 volte inferiore alla DGT provvisoria.
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