I sindacati accusano ENI di immobilismo nell’attuare gli accordi siglati il 31 luglio scorso a Roma.
29 agosto 2014 13:52
Rischia di incrinarsi l'accordo raggiunto faticosamente il 31 luglio scorso a Roma tra ENI e Sindacati sulla ristrutturazione del polo chimico di Gela (leggi articolo).
Al termine di una riunione tenutasi oggi tra le segreterie nazionali e quelle territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Ulitec Uil, i rappresentanti dei lavoratori hanno diramato una nota dura verso il cane a sei zampe, accusato di “totale immobilismo” nell’attuazione delle decisioni concordate nel verbale di incontro sottoscritto a Roma. “Questo atteggiamento dell’azienda rischia di far fallire la mediazione che il ministro Federica Guidi e il viceministro Claudio De Vincenti hanno, alla fine, composto”, sottolineano i sindacati, che paventano il rischio di riportare la vertenza sindacale allo scontro sociale.
“Nei prossimi giorni le segreterie nazionali e territoriali indicheranno con precisione quali interventi devono essere fatti per consentire di dare attuazione ai contenuti dell’accordo, a partire dal ripristino dell’efficienza operativa e il conseguente riavvio della Linea 1 - continua la nota -. In base all’esito dell’incontro del 3 settembre con l’azienda, le segreterie valuteranno le modalità e le iniziative di informazione dei lavoratori”.
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