Premiati dieci comuni distintisi per l’acquisto di prodotti realizzati con le plastiche miste delle raccolte differenziate toscane.
26 settembre 2014 05:18
Sono stati premiati ieri a Firenze, presso gli uffici della Regione, dieci Comuni e un gestore del servizio integrato di gestione dei rifiuti che si sono distinti per aver acquistato quest’anno prodotti realizzati con le plastiche miste provenienti dalle raccolte differenziate toscane e riciclate in Toscana.
L’attestato è stato consegnato dall’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini e dal presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza ai comuni di: Calcinaia, Casciana T.-Lari, Castelfranco di Sotto, Crespina-Lorenzana, Firenze, Manciano, Palaia, Piombino, Reggello, Vicopisano. Lo stesso attestato è stato conferito all’azienda gestore dell’Ato Sud Sei Toscana.
“Premi come questo ci confermano che la strada intrapresa è giusta - ha dichiarato Anna Rita Bramerini - Siamo soddisfatti del risultato che abbiamo ottenuto insieme a Revet e ci auguriamo che ciò funzioni da incentivo e da stimolo per tutti i Comuni toscani affinché investano un sempre maggiore impegno nella raccolta differenziata e al contempo nel riciclo effettivo dei materiali”.
La Toscana è impegnata da tempo nell’incentivare gli acquisiti verdi: dal 2011 una parte dei proventi dell’ecotassa viene destinata dalla Regione a incentivare gli acquisti di prodotti realizzati in materiale riciclato, in particolare con le plastiche eterogenee (vaschette, retine, shopper, piatti e bicchieri usa e getta…) delle raccolte differenziate regionali, altrimenti destinate al recupero energetico.
La raccolta e il riciclo di rifiuti plastici in Toscana, compreso il plasmix, sono affidati a Revet (selezione) e Revet Recycling (rigenerazione). Le cinque aziende dell’ATO Toscana Centro nei primi otto mesi dell’anno hanno inviato agli impianti di selezione e riciclo di Revet poco meno di 17.000 tonnellate di imballaggi in plastica.
“Il nuovo piano industriale di Revet è orientato al massimo riciclaggio dei materiali raccolti – afferma il presidente di Revet, Valerio Caramassi - e se per i metalli, i poliaccoppiati e il vetro il riciclo è sempre stato garantito, così come per le frazioni nobili delle plastiche (il PET delle bottiglie di acqua, l’HDPE dei flaconi dei prodotti igienizzanti), sono invece determinanti gli sforzi di ricerca e industriali fatti recentemente da Revet per arrivare ai Ri-prodotti in Toscana, che sono i nuovi manufatti o parti di prodotti realizzati dai nostri partner partendo dalle plastiche eterogenee, la frazione più difficile da riciclare, che infatti altrove continua ad essere destinata a recupero energetico o a smaltimento. Ringraziamo la Regione perché unica in Italia ha predisposto un sistema di incentivazione – ha concluso Caramassi – per far decollare la filiera del riciclo anche nei settori critici: con il riciclo è necessario operare in modo simile a come si è operato per le rinnovabili”.
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