L’allarme lanciato dai sindacati, che proclamano due ore di sciopero a livello di gruppo.
11 marzo 2015 06:10
Prysmian ha comunicato ai sindacati l’intenzione di chiudere lo stabilimento per cavi di Ascoli Piceno, con possibile cancellazione di 120 posti di lavoro. “Una decisione sbagliata, inaccettabile – protestano i sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil - che esula da scelte industriali e produttive ma che si basa unicamente su scelte di tipo finanziario, volontà che lascia aperte forti preoccupazioni anche per i destini degli altri nove siti presenti nel nostro paese”.
I sindacati chiedono all’azienda di aprire un tavolo di confronto “che garantisca trasparenza, impegni certi per il futuro dell’occupazione e investimenti per la salvaguardia di tutti gli stabilimenti”. A sostegno della vertenza, i sindacati hanno proclamato due ore di sciopero in tutto il Gruppo ed una manifestazione a Roma in occasione di un incontro chiesto al Ministero dello sviluppo economico.
Prysmian ha chiuso l’esercizio 2014 con ricavi per 6,84 miliardi di euro, in crescita dell’1,8% a parità di perimetro e al netto di variazioni del prezzo di metalli e cambi (escludendo gli effetti negativi del progetto Western Link la crescita organica sarebbe stata del +2,7%); l’Ebitda ha toccato 509 milioni (-17%) e gli utili netti adj sono risultati in flessione del 32% a 186 milioni di euro.
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