Le sei manifestazione visitabili con lo stesso biglietto hanno accolto quest'anno 108mila operatori, un terzo stranieri.
10 giugno 2015 05:30
Gli organizzatori di Ipack-Ima parlano di risultati oltre le attese per l’ultima edizione della triennale milanese dedicata a packaging e food processing, tenutasi dal 19 al 23 maggio scorso.
I visitatori della manifestazione - secondo le stime - sono infatti cresciuti del 15% rispetto a tre anni fa, quando furono 54mila, merito anche delle tre nuove mostre “verticali” dedicate alla lavorazione del prodotto alimentare fresco (Meat-Tech per le carni, Dairytech per il latte e derivati, Fruit Innovation per l’ortofrutta) che hanno debuttato quest’anno per la prima volta.
Il calcolo preciso dei visitatori è reso più difficile dal fatto che quest’anno, con un unico biglietto, si potevano visitare anche altre due manifestazioni: Intralogistica Italia (logistica interna per l’azienda), al suo debutto, organizzata dalla Fiera di Hannover in collaborazione con Ipack-Ima Spa, e Converflex (converting e stampa su imballaggio), manifestazione storica per la prima volta abbinata a Ipack-Ima. Nel complesso, le sei manifestazioni hanno accolto 108mila visitatori e oltre 2.000 aziende espositrici, per un terzo estere.
Particolarmente nutrita la presenza internazionale, pari a un quarto dei visitatori totali, con provenienza da 133 Paesi, con forte incremento dall’Asia (+60%), dal Nord America(+54%) e dal Centro-Sud America (+40%). Crescita a due cifre - segnalano gli organizzatori - anche per gli arrivi dall’Africa (+14%) e dall’Europa (+15%).
Al di là dei numeri, sono positivi anche i riscontri da parte degli espositori che indicano "un buon clima d’affari, qualità dell’offerta merceologica, soddisfazione a livello commerciale e molti nuovi contatti".
“Questa formula originale, che ha offerto una panoramica completa della filiera, dalla lavorazione del prodotto al packaging, dalla logistica aziendale alla stampa, è stata particolarmente apprezzata dai visitatori che con un solo viaggio hanno potuto avere la visione globale dell’intera supply chain” commenta l’amministratore delegato di Ipack-Ima Guido Corbella. “Così come l’elevato tasso di internazionalità, evidenziato non solo dalla presenza dei molti espositori esteri ma anche dagli oltre 500 buyer in visita, 270 dei quali ospitati grazie al programma di incoming finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e organizzato con l’operatività di ICE Agenzia, che ha incluso Ipack-Ima tra le fiere B2B considerate piattaforme globali per il made in Italy”. Particolarmente numerosa la delegazione iraniana che ha effettuato rilevanti acquisti di macchinari. “Una prova - aggiunge Corbella - della dinamicità del settore, pronto a cogliere in tempo reale le opportunità di business aperte dai mutamenti geopolitici”.
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