Nuovi ampliamenti annunciati negli stabilimenti in Messico, Ungheria e Danimarca.
22 ottobre 2015 06:49
La domanda di mattoncini da costruzione in ABS e altri giocattoli ha colto di sorpresa Lego, nonostante le vendite crescano di anno in anno con tassi a due cifre.
Nel 2013 la società danese ha investito in nuove capacità produttive 2,6 miliardi di corone (circa 350 milioni di euro), saliti a 3,1 miliardi nel 2014, ma l’espansione dello stabilimento di Kladno (50.000 m2), nella Repubblica Ceca e la costruzione della prima fabbrica in Cina, che entrerà in funzione entro fine anno, non sono stati sufficienti per coprire l’aumento di domanda, tanto che Lego ha annunciato nei giorni scorsi nuovi investimenti, da qui al 2022, negli stabilimenti in Messico, Ungheria e Danimarca.
A novembre partiranno i lavori di ampliamento dello stabilimento di Monterrey, in Messico, che nel 2018 potrà contare su quasi 190mila metri quadrati in più destinati a nuovi reparti di stampaggio ad iniezione, finitura, imballaggio e logistica, con un investimento nell’ordine del centinaio di milioni di euro e, in funzione dell’evoluzione della domanda nei prossimi anni, l’assunzione di circa tremila addetti entro il 2022.
Anche lo stabilimento di Nyíregyháza, in Ungheria, è destinato a crescere con l’installazione di nuove presse ad iniezione, già nel corso del prossimo anno, presso un capannone preso in affitto nelle vicinanze, in attesa della costruzione di nuovi reparti e spazi per magazzini.
L’obiettivo è quello di raddoppiare gli spazi produttivi entro il 2020, anche in questo caso con un investimento intorno al centinaio di milioni di euro.
Nel 2016 saranno assunti 150 addetti e, in funzione dell’andamento della domanda, l’occupazione crescerà nei prossimi anni di circa 1.600 unità.
Infine, Lego prevede di investire un miliardo di corone (130 milioni di euro) nel quartier generale di Billund, in Danimarca, nello sviluppo di materiali eco-sostenibili, con la costruzione - annunciata nel giugno scorso - del Sustainable Materials Centre (leggi articolo), che occuperà un centinaio di addetti, in gran parte specialisti di materiali e processi. In aggiunta saranno aggiornati e potenziati i reparti produttivi, con l’introduzione di nuove tecnologie di stampaggio nel corso del prossimo anno.
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