5 febbraio 2016 08:10
Moretto questa volta ha fatto le cose in grande: 1.600 metri quadrati, quasi un padiglione di Samuplast, tre isole produttive funzionanti, tra cui un impianto per film in bolla, 250 macchine e applicazioni in mostra, quasi 600 ospiti italiani e stranieri. Sono questi i numeri di Moretto Expotech, spazio-evento allestito in un padiglione di Samuplast, fiera delle materie plastiche in programma fino a sabato a Pordenone.
METTERCI LA FACCIA. "Volevamo rafforzare la nostra credibilità nei confronti dei clienti nazionali e internazionali, mostrando l'intera gamma produttiva e confermare così la nostra leadership, mettendoci la faccia, perché dietro le tecnologie ci sono le persone - ha spiegato il fondatore e CEO del Gruppo, Renato Moretto -. L'evento, che sarà replicato con regolarità in futuro, segna anche un cambiamento di visione strategica, con il lancio del progetto Moretto 4.0, che punta a coniugare la nostra leadership tecnologica con quella digitale".
INDUSTRIA 4.0. L'obiettivo è cavalcare la quarta rivoluzione industriale, Industry 4.0, agevolando la transizione verso la fabbrica intelligente, dove le macchine sono interconnesse tra loro e con i software di gestione aziendale, sono in grado di acquisire grandi masse di dati, elaborarli e condividerli, nell'ottica di raggiungere più elevati livelli di efficienza. Impianti che in futuro saranno in grado di adattare automaticamente l'output alle esigenze del mercato, prevedere con anticipo rotture o fermi macchine, chiamare l'assistenza per le operazioni di manutenzione preventiva.
"Per tornare a scommettere sul manifatturiero bisogna reingegnerizzare l'intero processo produttivo - ha spiegato Renato Moretto -. Si tratta di una vera e propria rivoluzione industriale che richiede una profonda trasformazione culturale e non solo tecnologica: occorre cambiare il nostro modo di pensare e le regole del gioco".
UN CASO CONCRETO. A questo proposito, Michele Bortolato della divisione marketing ha presentato il caso di studio di Nemera, società francese operante nel settore del medicale che, nell'avviare un nuovo impianto produttivo per lo stampaggio di un unico componente, ma in grandi volumi, si è rivolta a Moretto per la gestione della movimentazione e dosaggio delle materie plastiche, imponendo rigidi criteri non solo nella qualità, affidabilità e precisione dell'alimentazione delle materie prime, ma anche in termini di integrazione e tracciabilità, rendendo necessaria l'interconnessione di un migliaio di apparecchiature diverse. Tanto che un terzo del valore della commessa riguarda software e componentistica elettronica. Vera a propria prova d'orchestra per la transizione a Industria 4.0.
INVESTIMENTI. L'azienda di Massanzago ha intenzione di dedicare i prossimi tre anni allo sviluppo del progetto Moretto 4.0, investendo ogni anno tra 500 e 600mila euro, buona parte dei due milioni che la società dedica alla ricerca e innovazione. E saranno necessarie assunzioni, con l'ingresso in azienda di nuove figure professionali dedicate e altamente specializzate.
Un piano che prevede una stretta collaborazione con i costruttori di macchine primarie (presse, estrusori, soffiatrici ecc.), dato che per instaurare un dialogo occorre una comune lingua, quindi standard, sistemi aperti. Occorre anche decidere di comune accordo quali dati raccogliere, come aggregarli, trattarli e condividerli.
Una sfida che l'azienda padovana sa di poter vincere, anche se non sa ancora quando; ma si tratta di una strada quasi obbligata: "Non siamo messi di fronte alla decisione se affrontare o meno questa sfida: sono e saranno i nostri clienti a imporcela", ha affermato Moretto.
CRESCITA A DUE CIFRE. Moretto ha chiuso l'esercizio 2015 con un giro d'affari di 60 milioni di euro, in crescita del 32% sull'anno precedente, anche grazie alla ripresa delle vendite in Italia, che nello stesso periodo sono aumentate del 26%. "La nostra preoccupazione è confermare quest'anno le performance ottenute in quello passato - scherza Renato Moretto -. Abbiamo appena aperto un ufficio commerciale in India e in questi giorni ne stiamo aprendo un altro in Cina".
VERSO LA PRODUZIONE IN SERIE. L'azienda padovana sta anche riorganizzando la sua struttura interna e i processi produttivi: "Presenteremo il piano in occasione del K2016 - glissa Moretto -. Posso solo anticipare che il gruppo si articolerà su tre business unit e che separeremo le attività di engineering dalla fornitura di macchine standard, su grandi volumi, per le quali sperimenteremo la produzione in serie con linee di montaggio". La società sta anche muovendosi per erigere a Massanzago, dove ha la sua sede, un nuovo stabilimento produttivo.
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