29 aprile 2016 10:37
Dopo anni di crescita, nei primi tre mesi del 2016 il gruppo BASF ha registrato una significativa flessione nelle vendite e nei margini, pur accompagnati da un aumento dei volumi. Le prime sono scese del 29% a 14,2 miliardi di euro, in gran parte a causa del disinvestimento delle attività nel gas, che nel primo trimestre dell’anno scorso avevano contribuito al giro d’affari per quasi 4,2 miliardi di euro.
I margini operativi (Ebit) hanno invece perso l’8 percento, scendendo a 1,9 miliardi di euro (-129 milioni sul primo trimestre 2015), anche se sono migliorati nei segmenti Performance Products, Functional Materials & Solutions e Agricultural Solutions, confermando la debolezza del settore oil&gas.
L’utile netto trimestrale è aumentato di 213 milioni, toccando 1,4 miliardi di euro (+18%).
SEGMENTI. I conti del gruppo chimico tedesco hanno scontato i bassi prezzi di vendita causati dalle quotazioni del petrolio, che hanno impattato soprattutto sulla chimica di base.
Le attività Chemicals hanno registrato una flessione del 19% a 3,1 miliardi di euro, con un aumento dei volumi più che compensato dal declino dei prezzi di vendita. Anche la business unit Performance Products ha chiuso il trimestre con un incremento dei volumi venduti e prezzi bassi, segnando una flessione del fatturato del 6% a 3,8 miliardi di euro, mentre l’Ebit è salito a 547 milioni (+32 milioni), anche grazie alla riduzione dei costi fissi. Vendite sotto il livello del primo trimestre 2015 anche nel segmento Functional Materials & Solutions, dove la flessione è stata pari al 4% per un totale di 4,4 miliardi di euro, mentre i margini netti hanno registrato un incremento di 25 milioni a 456 milioni di euro.
OUTLOOK. Nonostante una trimestrale non proprio entusiasmante, BASF ha confermato l’outlook per l’intero anno, ipotizzando un aumento della produzione a livello globale del 2%, una crescita del 3,4% nella produzione chimica e un prezzo del petrolio (Brent) intorno 40 dollari al barile.
“Stimiamo di aumentare i volumi di vendita in tutti i segmenti - ha affermato il CEO di BASF Kurt Bock - Il giro d’affari scenderà invece in modo rilevante, soprattutto a causa dei disinvestimenti nelle attività di stoccaggio e trading gas e per i bassi prezzi del petrolio e del gas. Ci attendiamo anche un leggero calo dell’Ebit prima delle poste straordinarie rispetto ai livelli 2015: si tratta di un obiettivo ambizioso in uno scenario difficile e volatile, soprattutto a causa dell’andamento dei prezzi del petrolio”.
RIMODELLARE IL PORTAFOGLIO. BASF - ha aggiunto Bock - continuerà a rimodellare il proprio portafoglio nel corso del 2016 per concentrarsi sulle attività ad alta crescita. Rientra in questa strategia la cessione dei rivestimenti industriali ad AkzoNobel, annunciata alla fine di febbraio, che consentirà a BASF di concentrarsi sui coating per automotive, come dimostra l’acquisizione delle attività della cinese Guangdong Yinfan Chemistry. La società ha anche siglato nei giorni scorsi un accordo per cedere W.R. Grace & Co i catalizzatori per poliolefine (leggi articolo).
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