10 maggio 2016 16:13
Il gruppo chimico BASF ha chiuso il 2015 con vendite in Italia per 1.782 milioni di euro, in leggera flessione (-2%) rispetto all’anno precedente (1.824 milioni ), risultato condizionato in larga parte del declino dei prezzi medi, legato al calo dei prezzi delle materie prime (principalmente il petrolio), insieme ad un mercato nazionale definito dal management “ancora prudente".
“I risultati ottenuti sono incoraggianti perchè, a fronte di un contesto difficile, siamo riusciti a mantenere livelli di crescita sostanzialmente in linea con il 2014 - è il commento di Erwin Rauhe (foto a destra) , Vicepresidente di BASF Italia -. Infatti, nonostante la componente prezzi delle materie prime abbia inciso in maniera significativa sulle nostre vendite, abbiamo saputo controbilanciarla con un incremento dei volumi”. “Per tutto lo scorso anno abbiamo lavorato anche per ottimizzare l’efficienza interna in un’ottica di allineamento di strutture e costi alle condizioni del mercato”, ha aggiunto Rauhe.
Le vendite hanno registrato crescite significative in alcuni settori di specialità, quali automotive e componentistica per auto, personal care, con particolare riguardo al comparto della cosmetica, nei biopolimeri e in alcune nicchie come quella del cuoio, che ha ricominciato a crescere dopo anni di difficolta. Anche il comparto della chimica di base ha registrato dati positivi.
“L’Italia è un Paese di imprenditori, con una forte vocazione industriale- commenta Andreas Riehemann (foto a sinistra), nuovo Amministratore Delegato di BASF Italia, succeduto a Rauhe quale responsabile delle attività del gruppo nel Paese (leggi articolo) -. In questi primi mesi ho avuto modo di conoscere l’ingegno e la tenacia dei nostri clienti nello sviluppare e far crescere il business".
Per l’anno in corso, BASF Italia prosegue nell’implementazione di progetti per mantenere la struttura dei costi competitiva. “A fronte di un contesto ancora fortemente caratterizzato dall’incertezza, il nostro compito è di capire i cambiamenti e le necessità del mercato per sviluppare nuovi approcci che possano consentirci di crescere - conclude Riehemann -. Nel fare questo, so di poter contare sulla grande esperienza e professionalità del team italiano.”
Il gruppo BASF ha chiuso l’esercizio 2015 con vendite in flessione del 5% a 70,4 miliardi di euro, mentre l’Ebit prima delle poste straordinarie ha accusato una flessione dell’8% a 6,7 miliardi e i profitti sono calati da 5,2 a 4 miliardi. Ad impattare sul fatturato sono stati soprattutto i prezzi, scesi in media del 9%, a fronte di un aumento dei volumi (+3%), soprattutto nel segmento oil&gas, mentre sono rimasti stabili nella chimica (leggi articolo)
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