26 luglio 2016 07:15
Il gruppo texano ExxonMobil ha deciso di incrementare di un quarto l’attuale capacità di elastomeri termoplastici vulcanizzati (TPV) Santoprene attraverso un intervento che interesserà l’impianto di Newport, in Galles (Regno Unito), progetto che sarà completato entro la fine del 2017.
L’impianto di Newport, gestito dalla consociata Advanced Elastomer Systems Limited (AES) ha una capacità produttiva pari a 50.000 tonnellate annue di elastomeri termoplastici.
I TPV Santoprene trovano applicazione in ambito automotive, nell’industria in genere e negli articoli di largo consumo. Combinano le proprietà degli elastomeri vulcanizzati - flessibilità, resilienza, resistenza chimica termica e ai fluidi - con la facilità di lavorazione tipica delle resine termoplastiche: possono infatti essere estrusi, stampati o termoformati in disegni anche complessi. Gli sfridi di lavorazione possono essere riciclati e, grazie ad una bassa densità (inferiore a quella delle gomme termoindurenti e dei TPE), si ottengono pezzi più leggeri.
ExxonMobil produce i TPV Santoprene a Newport e Pensacola, in Florida (USA). La società produce l'EPDM, che costituisce la materia prima, negli impianti di Baton Rouge, negli Stati Uniti, e Notre Dame de Gravenchon, in Francia.
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