27 luglio 2016 08:17
Anche BASF, come Covestro (che ieri ha presentato i risultati trimestrali), sconta nei risultati del secondo trimestre il declino dei prezzi di vendita (-7%), che si è aggiunto alla cessione di alcuni assets nella distribuzione di gas (con impatto sulle vendite del 16%): un doppio effetto che ha impattato sui ricavi, scesi del 24%, a 14,5 miliardi di euro, nonostante un aumento dei volumi del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Volumi cresciuti del 4% nelle attività chimiche, a fronte di un leggero calo nell’agricoltura. Alla riduzione dei ricavi hanno contribuito anche effetti valutari (-3%).
“Abbiamo registrato una robusta domanda, soprattutto da automotive ed edilizia - rileva il CEO di BASF Kurt Bock -. Ciò nonostante, la situazione macroeconomica resta difficile da prevedere”.
Anche i margini hanno sofferto: l’Ebit prima delle poste straordinaria è sceso di 336 milioni a 1,7 miliardi di euro (-16%), con la chimica in positivo che non riesce a compensare il minor contributo delle attività oil&gas. I profitti netti sono invece scesi di 173 milioni a 1,1 miliardi di euro (-14%).
Per quanto concerne i diversi segmenti, le vendite di Chemicals hanno registrato una flessione del 15% a 3,4 miliardi di euro, con un aumento dei volumi più che compensato dal declino dei prezzi di vendita, mentre l’Ebit è sceso di 81 milioni a 467 milioni. La business unit Performance Products ha chiuso il secondo trimestre una contrazione del 6% a 3,8 miliardi di euro, mentre l’Ebit è salito a 503 milioni (+199 milioni).
Vendite sotto il livello del primo trimestre 2015 anche nel segmento Functional Materials & Solutions, dove la flessione è stata pari al 4% per un totale di 4,7 miliardi di euro, mentre l’Ebit ha registrato un incremento di 77 milioni a 535 milioni di euro.
In base a questi risultati, il gruppo tedesco conferma l’outlook per l’intero anno, con vendite in flessione a causa delle dismissioni nel gas, un incremento dei volumi e una leggera contrazione dell’Ebit rispetto al 2015. “Le nostre stime restano ambiziose in un clima volatile e sfidante, che dipende dai futuri sviluppi delle quotazioni del petrolio - ha spiegato Bock (nella foto) -. Con queste premesse, restiamo concentrati sul contenimento dei costi e sulle misure di ristrutturazione, che si sono dimostrati efficaci nella prima metà del 2016. I nostri recenti interventi sul portafoglio contribuiranno al successo a medio e lungo termine“.
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