13 luglio 2017 07:20
Il Ministero dell’Ambiente e quello dello Sviluppo economico hanno aperto una consultazione pubblica sul documento ”Verso un modello di economia circolare per l’Italia”, che definisce il posizionamento strategico del nostro paese sul tema, in continuità con gli impegni adottati nell’ambito dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, in sede G7 e nell’Unione Europea.
Il documento - affermano i promotori - costituisce un tassello importante per l’attuazione della più ampia Strategia Nazionale per lo sviluppo sostenibile, contribuendo in particolare alla definizione degli obiettivi dell’uso efficiente delle risorse e di modelli di produzione più circolari e sostenibili anche grazie ad abitudini di consumo più attente e consapevoli.
La consultazione pubblica online, che termina il 18 settembre 2017, consente a chiunque, previa registrazione sul sito, di consultare e commentare il testo, onde favorire la collaborazione istituzionale e la partecipazione civica online; commenti che saranno visibili agli utenti registrati. Sarà possibile fornire il proprio contributo anche compilando un questionario a risposta aperta elaborato in modo specifico per l’audizione degli stakeholder. Inoltre - fa sapere il Ministero - i soggetti pubblici e privati interessati possono inviare, utilizzando l’apposito format, informazioni sulle migliori pratiche relative al tema dell’economia circolare.
“È necessario – notano i ministri Calenda e Galletti - mettere in atto un cambio di paradigma che dia l’avvio ad una nuova politica industriale finalizzata alla sostenibilità e all’innovazione in grado di incrementare la competitività del prodotto e della manifattura italiana, e che ci costringa anche a ripensare il modo di consumare e fare impresa. L’Italia ha le caratteristiche e le capacità per farlo e deve cogliere questa opportunità per sviluppare nuovi modelli di business che sappiano valorizzare al meglio il Made in Italy e il ruolo delle Piccole e Medie Imprese”.
Secondo i due ministri, la transizione verso un’economia circolare richiede un cambiamento strutturale e l’innovazione è il cardine di questo cambiamento. ”Per ripensare i nostri modi di produzione e consumo, sviluppare nuovi modelli di business e trasformare i rifiuti in risorse ad alto valore aggiunto, abbiamo bisogno di tecnologie, processi, servizi e modelli imprenditoriali creativi che plasmino il futuro della nostra economia e della nostra società. Il sostegno alla ricerca e all’innovazione sarà pertanto un fattore determinante per dare impulso alla transizione, che concorrerà anche a rafforzare la competitività e modernizzare l’industria”.
Per informazioni: Consultazione pubblica sull'economia circolare
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