9 gennaio 2018 12:41
La ripresa che ha interessato l’intero comparto della chimica italiana (leggi articolo) ha coinvolto anche l’industria delle materie plastiche. Secondo le indicazioni fornite da Plastic Consult a Federchimica, nel 2017 il consumo di materie plastiche vergini da parte dei trasformatori ha superato i 5,8 milioni di tonnellate, con un incremento superiore al +2% rispetto all’anno precedente. Risultato frutto del contributo positivo della domanda interna e delle esportazioni.
Passando ai diversi materiali, la domanda di polietilene a bassa densità (LD/LLDPE) registra un incremento del 3%, con il contributo positivo di quasi tutti i settori e il traino positivo del film estensibile/retraibile, che rappresenta la principale applicazione di tali polimeri. Più debole la crescita del polietilene ad alta densità (HDPE), pari solo al +0,6%, quasi completamente ascrivibile all’export, mentre la domanda interna è rimasta debole, eccezion fatta per tappi e chiusure e cassette in plastica.
Crescita superiore alla media per il polipropilene (+2,6%), con tassi superiori per le applicazioni di stampaggio a iniezione grazie al positivo contributo dell’auto, dei casalinghi e del pet care. Meno brillanti, invece, alcuni tra i maggiori mercati dell’estrusione, fibre in primo luogo.
Per quanto riguarda il PVC - rileva Plastic Consult - l’anno si chiude con una lieve flessione dei consumi di PVC rigido (-0,7%), le cui principali applicazioni (tubi e profilati) sono state penalizzate dalla crisi dell’industria edilizia e delle costruzioni, a fronte di una moderata crescita per il PVC plastificato (+0,7%).
Dovrebbe chiudere in negativo (-1,3%) anche il consumo di polistirene, in particolare nell’estrusione, con alcuni importanti settori applicativi in sofferenza, ad esempio foglia compatta e semiespansa per termoformatura. Anche il consumo di EPS mostra nel complesso un calo (-1,4%), legato alla debolezza della domanda di prodotti per edilizia.
Il PET, invece, dovrebbe chiudere l’anno con una crescita significativa (+7,4%), legata alle condizioni climatiche favorevoli che hanno spinto il consumo di acque minerali e bevande analcoliche, ma prosegue anche lo sviluppo del mercato della foglia estrusa.
Passando alle applicazioni tecniche, risultano in crescita sia le poliammidi (+1,3%) sia gli altri tecnopolimeri (+2,1%), anche in questo caso grazie al forte traino dell’industria automobilistica. Un lieve incremento ha interessato anche la domanda di espansi poliuretanici (+0,8%), grazie all'evoluzione del mobile imbottito.
Per quanto riguarda la domanda di materie plastiche riciclate da parte dei trasformatori, l’anno scorso ha toccato 570mila tonnellate (+3%), pari a circa il 9% del consumo totale di materie plastiche. In questo caso la crescita è legata all’incremento delle poliolefine riciclate (+1,0%), che rappresentano oltre il 70% del totale, e dal più che consistente miglioramento dell’R-PET (+8,4%), che rappresenta oltre il 22,5% del consumo di materie plastiche riciclate.
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