4 dicembre 2018 08:59
La società canadese Loop Industries aggiunge un altro tassello al suo progetto di riciclo chimico del PET con tecnologia proprietaria (Loop PET) siglando con Coca-Cola un accordo quadro pluriennale per la fornitura di resine PET ottenute mediante depolimerizzazione di bottiglie e altri rifiuti a base poliestere.
Le forniture saranno assicurate dalla joint-venture paritetica costituita lo scorso settembre da Loop Industries con il colosso thailandese Indorama Ventures, con l’obiettivo di avviare un nuovo impianto per la produzione di PET rigenerato nel primo trimestre del 2020, attraverso un investimento nell’ordine di qualche miliardo di dollari (leggi articolo).
"Come tutte le aziende responsabili, dobbiamo essere selettivi nella scelta dei nostri materiali di imballaggio, eliminando i rifiuti e lavorando per ridurre l'impatto ambientale - commenta Ron Lewis, responsabile delle catene di approvvigionamento di Coca-Cola European Partners -. Investimenti come questo supportano il nostro obiettivo di garantire che almeno il 50% del materiale utilizzato nelle nostre bottiglie in PET provenga da plastica riciclata, e ci aiuterà a ridurre il conferimento di materiali in discariche e a rafforzare un'economia circolare della plastica”.
All’inizio di quest’anno, il colosso delle bevande di Atlanta ha presentato il piano ‘World Without Waste’, che prevede di portare entro il 2030 (nel 2025 in Europa) il contenuto di plastica riciclata nelle bottiglie al 50%, produrre solo packaging riciclabili e recuperare un volume di imballaggi equivalente a quello prodotto.
Nei mesi scorsi, Loop Industries aveva siglato accordi analoghi con PepsiCo (leggi articolo), principale concorrente di Coca-Cola nel settore delle bevande gasate, L’Oréal Group (leggi) ed Evian (leggi), marchio di acque minerali del gruppo Danone.
La tecnologia sviluppata da Loop Industries si basa sulla depolimerizzazione chimica dei rifiuti di PET e poliestere, trasformati nei monomeri di partenza, dopo aver eliminato residui e contaminanti compresi pigmenti, additivi e altri polimeri. I monomeri così ottenuti possono essere polimerizzati in nuovo poliestere che possiede le stesse caratteristiche di quello vergine, senza degradazione delle proprietà, come invece avviene con il riciclo meccanico. In questo modo possono essere trasformati in nuovi flaconi e contenitori anche rifiuti poco nobili come le fibre dei tappeti. Non meno importante, il PET così ottenuto risponde ai requisiti FDA per impiego a contatto con alimenti e può quindi essere riutilizzato per produrre nuove bottiglie o altri imballaggi alimentari.
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