20 dicembre 2018 13:37
Un accordo tra produttori di guarnizioni in gomma del distretto del Sebino, in provincia di Bergamo, e i sindacati è stato sottoscritto nei giorni scorsi presso la sede di Confindustria Bergamo. Un passo importante per regolamentare e monitorare l’appalto esterno delle lavorazioni, che se da un lato rappresenta la forza del distretto, è anche a rischio di abusi, come è emerso lo scorso luglio nel corso di indagini avviate dall’Ispettorato del lavoro e dalla Guardia di Finanza (leggi articolo).
Il “Protocollo Territoriale Distretto delle Guarnizioni”, firmato dall'Associazione Produttori di Guarnizioni del Sebino e da Cgil, Cisl e Uil Bergamo si pone tre obiettivi: sostenere la competitività del distretto della gomma, uno dei più performanti a livello italiano e unico al mondo per integrazione e livello tecnologico; tutelare la manodopera lungo tutta la filiera produttiva e promuovere una migliore sostenibilità ambientale dell'intero comparto.
Tra i punti sottoscritti ci sono il divieto del subappalto, l’impegno del committente ad eseguire accessi periodici a campione presso il domicilio dei lavoratori, la verifica dei documenti di trasporto e delle lettere di incarico per lavoro autonomo, nonché la verifica del versamento dei compensi. Inoltre, il committente si impegna a recuperare tutto il materiale assegnato e ad ottenere la delega per la verifica telematica della regolarità contributiva.
L’accordo prevede una fase sperimentale volontaria che si concluderà a fine febbraio 2019, coinvolgendo in modo diverso le imprese che fanno parte dell’Associazione Produttori di Guarnizioni del Sebino. Conclusa tale fase, i nominativi delle imprese aderenti che ne daranno l’autorizzazione saranno pubblicati sul sito internet di Confindustria Bergamo e l'attuazione del Protocollo sarà monitorata da un Comitato paritetico.
Secondo il vice-presidente di Confindustria Bergamo, Agostino Piccinali: “L'accordo contribuirà in maniera significativa al consolidamento del distretto, intervenendo affinché in tutta la filiera vengano garantiti gli stessi elementi di qualità e di corretta condotta. Questo a beneficio sia delle imprese che dei lavoratori, in particolare delle fasce più deboli”.
"E' un'intesa importante - aggiunge Gianni Peracchi della Cgil -, che segna un salto di qualità nelle relazioni sindacali e definisce un modello d’insieme e di governo di una intera filiera della produzione. Ovviamente il protocollo andrà monitorato attentamente anche nella sua fase di applicazione”.
“Questo protocollo - commenta Angelo Nozza della Uil - restituisce la giusta credibilità ad un settore che, a causa di situazioni imprevedibili, è stato trascinato in polemiche che, da oggi, vengono cancellate. Bergamo, come sempre, ha risposto facendo squadra, questa è la grande forza del nostro Territorio. Il risultato acquisito è, senza ombra di dubbio, molto positivo soprattutto in prospettiva futura”. Mentre per Francesco Corna della Cisl; "è una risposta condivisa che porterà reali benefici per tutti. Nel futuro dovremo monitorare l'applicazione del protocollo, che potrebbe essere il modello per altri accordi generali finalizzati a sostenere maggiormente la formazione e la partecipazione dei lavoratori all'interno delle aziende”.
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