8 gennaio 2019 07:35
L’amministrazione statunitense ha deciso di sospendere, per almeno un anno, i dazi del 25% sull’importazione di stampi per macchine ad iniezione dalla Cina, misura introdotta all’inizio del luglio dell’anno scorso come parte di un pacchetto di tariffe su 818 prodotti cinesi per un valore di 34 miliardi di dollari, deciso da Trump come risposta a furti di segreti industriali e violazioni di copyright subiti da aziende americane.
Una decisione che ha fatto infuriare i costruttori statunitensi di stampi per iniezione, ma che sembra dettata dalla volontà di evitare oneri eccessivi ai trasformatori di materie plastiche nordamericani e, di riflesso, al sistema industriale.
La sospensione dei dazi, annunciata dalla U.S. Trade Representative - che non ha motivato la decisione -, riguarda nel complesso una trentina di prodotti made in China e ha effetto retroattivo.
Gli stati Uniti presentano un deficit commerciale nel segmento degli stampi ad iniezione pari a 1,5 miliardi di dollari, di cui quasi mezzo miliardo solo dalla Cina.
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