9 maggio 2019 17:01
Il costruttore bolognese di trituratori e granulatori CMG ha festeggiato ieri nella sede di Budrio e presso il Museo Casa Ferrari di Modena i primi quarant’anni di attività, invitando all’evento clienti e rappresentanti della stampa italiani e stranieri. Il programma ha visto nel corso della mattinata la visita dei reparti e del centro prove, mentre nel pomeriggio l’evento si è spostato presso il Museo Ferrari, dove si è tenuta una presentazione della storia e del portafoglio della società.
IMPIANTI COMPLETI IN COSTRUZIONE. Nel corso della visita allo stabilimento bolognese, è stata illustrata la storica partnership con Guidetti nella fornitura delle camere di taglio per gli impianti di riciclo dei cavi elettrici e quella con Piovan nel campo dei granulatori bordo pressa.
Tra gli impianti in fase di allestimento nei reparti - recentemente ampliati con l’aggiunta di un nuovo capannone - ne spiccavano due per mole e complessità: uno smontato, imballato e pronto per la spedizione in Australia, uno dei più grandi forniti da CMG grazie ad una capacità di trattamento di 3.000 kg/h (foto a destra), e il nastro per l’alimentazione di un trituratore acquistato chiavi in mano da un gruppo multinazionale , destinato ad un impianto di riciclo energetico in Belgio per lo sminuzzamento di grandi blocchi di polistirene espanso.
Gli operai dell’azienda erano all’opera anche su macchine più comuni - ma non banali -, come sistemi per la granulazione di sfridi da film plastici e da lastre da termoformatura, due settori in cui l’azienda è storicamente presente e dove ha recentemente presentato alcune novità (leggi articolo).
40 ANNI DI STORIA. CMG costruisce sistemi per il ridimensionamento dimensionale di sfridi e rifiuti dal 1979, ma la sua storia risale a due decenni prima, quando nel 1953 nasce a Budrio la società “Ingegner Testoni e Martelli” per la costruzione di macchine agricole. In quegli anni si avvicina alla fabbrica Vittorio Martelli, ancora studente, che lavora nell’officina del padre durante le vacanze estive, iniziando come semplice fattorino. Terminati gli studi di ragioneria, Vittorio entra in azienda e alla morte del padre, nel 1972, ne diventa socio. Martelli però non si accontenta e negli anni ’70 cede la sua partecipazione nella Testoni e Martelli e fonda due aziende: una per la produzione di imballaggi (Mac Pack), l’altra per la produzione di vassoiatrici in cartone, battezzata CMG dall'acronimo dei due fondatori, Canè Martelli (il doppio cognome di Vittorio) e Guidazzoli.
Tra il 1979 e il 2000, CMG allarga gli orizzonti diventando prima fornitore di alcuni componenti del gruppo di iniezione delle presse Negri Bossi, poi di granulatori di materozze e sfridi per la stessa azienda. Le macchine funzionano bene, tanto che nel 1983 Cumberland affida all’azienda di Budrio la costruzione di granulatori a proprio marchio, relazione che durerà per i successivi 16 anni. Con il passaggio di Cumberland ad AEC Sterling, nel 1999 la collaborazione si interrompe e CMG incomincia a costruire granulatori con il proprio marchio, ampliando gli ambiti di azione dall’iniezione alla termoformatura, poi all’estrusione e al soffiaggio.
Nel 2009, infine, l'azienda entra nel settore del riciclo proponendo una gamma di trituratori specifici per il trattamento di rifiuti plastici, anche di grande capacità (oggi fino a 6.000 kg/h). Il passo più recente è l’adozione, per tutte le macchine, della conformità Industry 4.0.
TRITURATORI E GRANULATORI. La gamma di macchine in portafoglio comprende nove diverse serie, dai piccoli granulatori bordo pressa con capacità di 30-50 kg/h - robusti e compatti - per arrivare ai modelli della serie Evoluzione adatti per lavorare in continuo e capaci di trattare migliaia di chilogrammi di rifiuti plastici ogni ora (il modello EV616 tocca i 5.000 kg/h), o ai trituratori per il riciclo di componenti complessi come i cavi, o di grandi dimensioni come i componenti auto.
CMG non costruisce macchine per usi generali, ma propone versioni specifiche per alcune applicazioni chiave, come ad esempio il riciclo in linea dei rifili di estrusione o degli sfridi di soffiaggio e termoformatura. A completamento degli impianti, realizza anche attrezzature ausiliarie come sistemi di evacuazione, filtrazione e depolverizzazione.
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