Il consorzio per la raccolta e smaltimento degli
pneumatici fuori uso (PFU)
EcoTyre ha pubblicato il
report annuale con i dati 2018. Il primo che emerge è il raggiungimento dell’
obiettivo di legge, con la gestione di un quantitativo di PFU pari a
44.249 tonnellate, ovvero il
102,5% di quelli nuovi immessi sul mercato dai propri soci. Il che porta il cumulato degli otto anni di attività del consorzio a 320.520 tonnellate.
Su base territoriale l’attività svolta da EcoTyre è omogenea: le variazioni principali si registrano in
Lombardia, con una crescita della raccolta del 20% e in
Puglia dove è più che raddoppiata, passando da 1.020 ton del 2017 a oltre 2.503 ton dell’anno scorso. Incrementi rilevanti sono stati ottenuti anche in
Sardegna e
Basilicata, con un segno più anche in Toscana e Friuli-Venezia Giulia.
Cresce anche il
numero dei soci, importatori o commercianti di pneumatici nuovi che hanno deciso di affidarsi ad EcoTyre per la gestione degli PFU, passato dai 686 attivi a fine 2017 ai 744 nel dicembre 2018 (+8,4%). Nei primi sei mesi del 2019 si è registrato un ulteriore aumento, che porta il numero dei soci a
762.
La rete EcoTyre comprende
110 operatori e
21 Punti regionali, che effettuano ogni giorno lavorativo circa un centinaio di operazioni di ritiro per un totale annuo di oltre
20.000 interventi. Nonostante la raccolta sia completamente gratuita per gli oltre 12.000 punti di raccolta iscritti - spiega il consorzio -, sono stati fissati degli
standard sui
tempi di ritiro per valutare al meglio i tempi di presa in carico dell’ordine di ritiro e lo svolgimento dello stesso. Nel 2018 EcoTyre ha mantenuto livelli di eccellenza: il 91% dei ritiri è infatti avvenuto entro i tempi concordati sia nelle aree urbane, che corrispondono con i capoluoghi di provincia, sia in quelle periferiche (zone rurali, montane, etc.).
Tra i progetti in corso di svolgimento per garantire il riciclo dei PFU, vanno segnalati “
da gomma a gomma”, che si propone di utilizzare il polverino derivante dalle gomme giunte a fine vita per generare una mescola utilizzabile per la produzione di altri pneumatici, equivalente a quella tradizionale (
leggi articolo) e
PFU Zero, primo progetto nazionale di
mappatura dei
depositi abbandonati di PFU.
L’obiettivo di PFU Zero è di individuare, attraverso le segnalazioni di enti locali, associazioni e cittadini sul sito internet dedicato
www.pfuzero.ecotyre.it, zone in cui vengono abbandonati gli PFU. EcoTyre dedica, ogni anno, una parte del proprio avanzo di gestione alla bonifica di alcuni dei depositi segnalati. Nel 2018 le missioni di
raccolta straordinaria, gratuite per le amministrazioni locali, sono state più di
40 e hanno permesso di avviare al corretto recupero quasi
300.000 kg di PFU. In circa 6 anni di attività, sono state raccolte circa 2 milioni di gomme con oltre 150 interventi straordinari in tutta Italia.