26 giugno 2019 09:01
L’assemblea di Amaplast ha eletto ieri a Villa Erba di Cernobbio Dario Previero, della società comasca Previero N (nella foto), nuovo presidente per il biennio 2019-2021 dell’associazione che rappresenta i costruttori italiani di macchine e impianti per la trasformazione di materie plastiche e gomma.
Insieme a lui sono stati designati i due vice-presidenti Gabriele Caccia (Syncro) e Massimo Margaglione (Gefit).
Il nuovo presidente è consigliere della Previero N Srl di Anzano del Parco (CO), società specializzata nella costruzione di attrezzature per la macinazione di plastica e gomma, impianti di riciclo per cavi di rame, pneumatici e imballaggio post consumo; attraverso la divisione Sorema, progetta e realizza anche di linee per il riciclo di materiale plastico post-consumo e scarti provenienti da raccolta industriale, agricola e differenziata.
LA SFIDA DELL'ECONOMIA CIRCOLARE. Dario Previero ha ricevuto il testimone da Alessandro Grassi, che ha lasciato la presidenza dopo due mandati. "Ringrazio il presidente uscente, il consiglio generale e tutta l'assemblea che mi ha votato - ha dichiarato Previero -. Le sfide che ci attendono per il futuro sono importanti, ma soprattutto impegnative. Il punto critico, che rappresenta anche una grande opportunità è quello legato all'economica circolare. É indispensabile far capire all'industria trasformatrice, ma - soprattutto - a chi non opera nel nostro comparto, che le tecnologie giocano un ruolo fondamentale per l'utilizzo sostenibile delle materie plastiche”.
TAVOLA ROTONDA. Nella parte pubblica dell’Assemblea si è tenuta una tavola rotonda dal titolo "Macchine per plastica e gomma: le sfide del futuro", a cui sono intervenuti Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison, Federico Visconti, Rettore LIUC, Antonello Ciotti, Presidente di Corepla e Giuseppe Scicchitano, Packaging Manager di Henkel.
Il professor Marco Fortis ha descritto il quadro macroeconomico a livello globale, con un focus sugli effetti sul commercio mondiale e sul comparto delle macchine per plastica e gomma delle tensioni commerciali fra Stati Uniti e Cina, di quelle politiche con Iran e Russia, del rallentamento dell’economia cinese e di altre dinamiche che coinvolgono importanti player mondiali.
Il Rettore della Liuc, Federico Visconti, ha invece approfondito alcuni temi legati alla struttura delle aziende costruttrici e di come tali caratteristiche possono influenzare le loro prestazioni, soprattutto a livello economico e finanziario; inoltre, ha esaminato la capacità di innovazione attraverso un’analisi dell’attività brevettuale delle imprese del comparto. A seguire, Antonello Ciotti, Presidente di Corepla, ha illustrato e commentato i dati 2018 relativi al riciclo di materie plastiche post-consumo (leggi articolo).
Il dibattito ha poi virato sulla direttiva SUP (Single Use Plastics), anche in ottica di economia circolare e di impiego delle bioplastiche; temi affrontati sotto l'aspetto aziendale da Giuseppe Scicchitano, Packaging Manager di Henkel, che ha approfondito la visione sulla sostenibilità degli imballaggi in plastica e sull’impiego di materiali riciclati.
ANDAMENTO DEL SETTORE. Il compito di illustrare l’andamento del settore è stato affidato al presidente uscente Alessandro Grassi nella sua relazione all'Assemblea. “Il 2018 ha verosimilmente chiuso un ciclo di crescita per il settore consolidando i risultati record del 2017 (leggi articolo), che aveva registrato incrementi a due cifre per tutti gli indicatori - ha spiegato Grassi -. Per il 2019, invece, è attesa un’inversione di tendenza, con un decremento sia del mercato interno sia delle esportazioni”.
I dati del commercio estero settoriale riferiti al primo trimestre dell’anno, recentemente diffusi da Istat, confermano questa analisi, evidenzando un calo di circa il -20% all’import e del -8% all’export.
“Le informazioni che ci arrivano dai 'cugini tedeschi' sono tutt’altro che rassicuranti - ha aggiunto Grassi -: nei primi mesi del 2019 gli ordinativi di macchine a iniezione sono crollati (secondo una stima del tutto ufficiosa, del 30%), trascinati al ribasso dalla crisi del settore automotive, ma anche altri mercati applicativi in Germania sembrano attraversare un momento di difficoltà. Tant’è che in un recente comunicato stampa dell’associazione di categoria VDMA è stato stimato un calo degli ordini del 10% nel primo trimestre e, per fine anno, ipotizzata una contrazione del fatturato complessivo di circa dieci punti percentuali, rispetto al 2018" (leggi articolo).
PREMATURO PARLARE DI CRISI. “Per il momento pare però prematuro parlare di crisi per il settore delle macchine per plastica e gomma - ha rassicurato la platea il presidente uscente di Amaplast -, anche se nel nostro paese l’importante settore applicativo dell’auto ha registrato negli ultimi mesi un decremento significativo.”
L’ultima indagine congiunturale svolta da Amaplast tra i propri associati a fine maggio evidenzia un minore ottimismo soprattutto per quanto riguarda la raccolta ordini, ritenuta mediamente in calo rispetto alla rilevazione di due mesi prima; anche le attese a consuntivo del primo semestre 2019 sono piuttosto prudenti. Meno negativa invece la percezione rispetto al fatturato che si ipotizza di raggiungere nel gennaio-giugno.
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