Il produttore italiano di latte e latticini
Granarolo ha presentato tre nuovi obiettivi nell’ambito delle politiche di
sostenibilità legate alle filiere agricolo alimentari: due riguardano il benessere animale e la lotta agli sprechi, il terzo è rivolto in modo specifico alla
riduzione delle materie
plastiche negli
imballaggi.
Su quest’ultimo punto del programma, l'obiettivo è tagliare le emissioni di
CO2 equivalente di
3.787 tonnellate in tre anni attraverso una
sgrammatura degli imballaggi primari e secondari, un maggiore utilizzo di
plastica riciclata nelle bottiglie per latte e nelle confezioni dei formaggi, insieme con la sperimentazione di
materiali alternativi a quelli plastici oggi in uso.
In parallelo, Granarolo vuole creare
meccanismi premianti, coinvolgendo consumatori e retailer nella raccolta e riciclo di imbalaggi in plastica.
Alcune iniziative sono già state messe in atto: nel mese di marzo, Granarolo ha lanciato sul mercato la
prima bottiglia di
latte in Italia prodotta con il
20% di
plastica riciclata, percentuale che passerà nelle prossime settimane al
25% per toccare il
50% entro fine anno, coinvolgendo tutte le bottiglie.
Inoltre, fa sapere l’azienda, all’inizio di quest'anno è stato avviato il
recupero delle
bottiglie in plastica rese dal mercato, prima destinate a termovalorizzatore o discarica, e in parallelo sono in corso sperimentazioni su materiali alternativi alla plastica, anche in sinergia con start-up.
“La vera sfida - ha commentato
Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo- sarà coinvolgere i consumatori nella raccolta di plastiche alimentari che noi utilizzeremo per fare altre bottiglie, senza passaggi intermedi”.
Per favorire il riciclo
bottle-to-bottle di PET opaco - il cosiddetto "quarto flusso", ritenuto fino ad oggi non riciclabile e destinato quindi ad alimentare i volumi delle frazioni miste - Granarolo ha aderito, alla fine dell’anno scorso, a
Coripet consorzio la gestione diretta degli imballaggi in PET per liquidi alimentari (
leggi articolo).
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