Il gruppo chimico
Henkel si è impegnato a
dimezzare i
consumi di plastica vergine negli imballaggi dei propri prodotti di largo consumo, rendendoli tutti
riciclabili o
riutilizzabili entro il
2025 e coinvolgendo fornitori e clienti nel programma. Inoltre, contribuirà a contenere la dispersione dei rifiuti plastici nell’ambiente. Già oggi alcuni packaging utilizzati dal gruppo tedesco sono in parte o in tutto prodotti con plastiche riciclate.
I nuovi obiettivi sono riassunti nello slogan "
100/50/Zero”. Il primo numero indica la percentuale di imballaggi riciclabili o riutilizzabili che saranno immessi nel mercato entro il 2025, quota che oggi sfiora l’85%. La sfida è
rimuovere gli
ostacoli al riciclo dei diversi imballaggi, soprattutto di quelli ‘difficili' come le confezioni di colore nero o i multistrato. Su questo tema, Henkel partecipa a partnenariati intersettoriali come il consorzio
Ceflex, che riunisce oltre 130 tra aziende e organizzazioni con l’obiettivo di migliorare il recupero di imballaggi flessibili.
Il secondo numero,
50, indica la percentuale di
plastica vergine, di origine fossile, che il gruppo vuole ridurre entro i prossimi cinque anni negli imballaggi dei prodotti destinati alla bellezza, detergenza e cura della casa: le strategie comprendono
sgrammature e riduzioni dimensionali, un crescente impiego di materiale
riciclato, portandolo al 30%, e l'utilizzo di materiali
biobased.
Zero indica invece l’obiettivo in tema di
dispersione dei
rifiuti nell’ambiente. Henkel sta già sostenendo iniziative di raccolta e recupero di rifiuti e investe in soluzioni e tecnologie innovative per promuovere il riciclo in closed-loop. Esempi sono la partnership a lungo termine con
Plastic Bank e l’adesione all’iniziativa
Alliance to End Plastic Waste volta ad eliminare i rifiuti di plastica. Sono previste anche iniziative per sensibilizzare i consumatori sull'uso e lo smaltimento responsabile di prodotti e imballaggi.
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