Un consorzio guidato da
Inovyn (gruppo Ineos) sta portando avanti ad Anversa, in Belgio, il progetto ‘
Power to Methanol’ volto allo sviluppo di un processo per la produzione di
metanolo partendo da
CO2 “catturata" e
idrogeno ottenuto da fonti rinnovabili, in alternativa a materie prime di origine fossile.
Il consorzio, che vede tra i partner anche Engie, Oiltanking, Indaver, Fluxys, Flemish Environmental Holding Company (Vlaamse Milieu Holding) e Port of Antwerp, prevede di realizzare un
impianto dimostrativo su scala industriale con capacità di
8.000 tonnellate annue di metanolo destinato a molteplici impieghi nel settore chimico e dei combustibili alternativi, evitando l’emissione in atmosfera di circa 8.000 tonnellate l’anno di C02 equivalente. In pratica. Per ogni tonnellata di metanolo prodotto con processo ‘Power to Methanol’ si evita un pari volume di CO2 in atmosfera.
Nei piani, l
’impianto pilota sarà costruito nel complesso chimico
Inovyn di
Lillo, in Belgio. Il metanolo così ottenuto sarà utilizzato in impianti chimici attivi nel Porto di Anversa. Nell’ambito del progetto, oltre ad ospitare l’impianto dimostrativo, Inovyn apporterà la sua esperienza nel campo della produzione di idrogeno e nell’elettrolisi.
Inovyn è la società del gruppo Ineos attiva nella filiera del
clorosoda e
PVC. Sorta nel 2015 come joint-venture nel PVC tra Solvay e Ineos - dal 2016 posseduta interamente da Ineos - Inovyn possiede 17 impianti per la produzione di cloro, clorosoda e PVC distribuiti tra Belgio, Italia, Francia, Germania, Norvegia, Svezia, Regno Unito e Spagna, con una capacità produttiva superiore a 40 milioni di tonnellate annue, 4.300 addetti e un giro d’affari superiore a 3,5 miliardi di euro.
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