L’assemblea di
ProMo, gruppo che all’interno di Unionplast (Federazione Gomma Plastica) raccoglie i principali produttori di
stoviglie monouso in plastica, ha approvato lo
scioglimento e la confluenza delle aziende nel gruppo
ProFood, dedicato ai produttori di imballaggi per alimenti.
“Può sembrare strano - commenta
Marco Omboni, già presidente del Gruppo ProMo ed ora consigliere di ProFood - che ProMo si sciolga proprio nel momento in cui i nostri prodotti, oggetto di campagne di vera e propria demonizzazione e in parte colpiti dai prossimi bandi della '
Direttiva SUP, mostrano di poter avere ancora un
ruolo importante nella distribuzione di cibi e bevande, soprattutto dove e quando sicurezza ed igiene contano davvero”.
"In realtà - prosegue Omboni - siamo certi che l’ingresso delle nostre aziende in ProFood ci consenta comunque di sostenere le
buone ragioni delle
stoviglie monouso in
plastica, portando più risorse e visibilità alle azioni di ProFood; e, peraltro, tra stoviglie ed imballaggi non c’è soluzione di continuità, basti pensare ai piatti e alle vaschette con la sommità saldabile, così diffusi nella gastronomia, così preziosi nella ristorazione, anche d’emergenza, come si è visto in questi giorni”.
Il presidente di ProFood,
Mauro Salini, evidenzia come i vincoli portati dall’emergenza
Covid-19 nella distribuzione alimentare stiano portando alla
riscoperta degli imballaggi: “pensiamo ad esempio ai reparti di ortofrutta, in cui la ricerca della massima igiene e sicurezza ha condotto alla sostituzione di molte esposizioni di merce sfusa con quella confezionata”. Salini è convinto che le aziende di
ProMo "potranno dare un
buon contributo, anche di
esperienza, alla nostra azione, incentrata sull’utilizzo di informazioni oggettive a disposizione dei clienti, dei consumatori e di tutti gli stakeholders interessati, con particolare attenzione all’analisi dell’impatto ambientale vero lungo l’intero ciclo di vita del prodotto, e allo sviluppo di progetti di riciclo e valorizzazione degli imballaggi usati sempre più estesi”.
"Non è un caso che questa fascia di prodotti sia tra le poche ad essere riuscita a dimostrare buone performances durante questo periodo di emergenze - aggiunge
Angelo Bonsignori, Direttore Generale di Federazione Gomma Plastica -. Questi prodotti dimostrano inequivocabilmente di avere un ruolo di
primario interesse nelle scelte della distribuzione organizzata e dei consumatori quando si tratta di difendere l’igiene e la salubrità del cibo”.
La filiera dell’imballaggio in plastica conta in Italia circa
3.000 aziende con
12 miliardi di euro di fatturato e
50.000 addetti. Seconda per volumi trasformati in Europa, alle spalle della Germania, con una grande vocazione per l’esportazione.
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