La francese
Veolia, gruppo francese attivo nel trattamento di acque e rifiuti, ha annunciato di voler acquisire il
29,9% della rivale
Suez da Engie (che detiene il 32% della società) e dar così vita ad un colosso europeo nella gestione ambientale. L’offerta, sottoposta a Engie, prevede il versamento di
15,5 euro per azione - con un premio del 50% rispetto al valore di Borsa -, per complessivi
2,9 miliardi di euro, ed è valida fino al prossimo 30 settembre.
Qualora l’offerta venisse accettata, Veolia ha già fatto sapere che lancerà un offerta publica di acquisto per il capitale rimanente, con l’intenzione di prendere il pieno
controllo di Suez.
"L'urgenza ambientale è più forte che mai, dato lo stato delle risorse naturali e il cambiamento climatico - commenta
Antoine Frérot, Presidente e CEO di Veolia -. La crescente pressione dell'opinione pubblica, il Green Deal europeo e i pacchetti di stimolo che vengono annunciati in molti paesi rendono l'ambizione ambientale una necessità". "Questo progetto - aggiunge il CEO del gruppo francese - ci consentirà di integrare le soluzioni che forniamo ad operatori pubblici e privati per ridurre il loro impatto ambientale in modo sostenibile. Questa opportunità storica ci permetterà di costruire un campione del mondo francese nella transizione ecologica, accelerando lo sviluppo internazionale e rafforzando la capacità di innovazione". Per Frérot l’approccio è amichevole “poiché con Suez condividiamo le stesse attività, cultura aziendale e valori“.
Le due società, accumunate dalla nazionalità, sono
complementari nella fornitura di
servizi per il trattamento e distribuzione delle acque, raccolta e recupero dei rifiuti, in particolare quelli pericolosi e tossici,
recupero e riciclo di rifiuti plastici, bonifica del suolo, qualità dell'aria e ottimizzazione dei consumi energetici. Una volta fuse realizzerebbero un giro d’affari proforma superiore a 40 miliardi di euro.
Non mancano
sinergie anche dal punto di vista
geografico: Veolia è ben radicata in Europa centrale e orientale e nel Regno Unito, mentre Suez opera da tempo in Spagna e nel Nord Europa. Al di fuori dell'Europa, dove si riscontrano le maggiori opportunità di crescita, la nuova società raddoppierebbe la presenza in Sud America e Australia, rafforzando nel contempo le posizioni in Nord America e Asia.
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