23 febbraio 2021 11:43
I risultati finanziari per l'esercizio 2020 presentati oggi dal gruppo tedesco Covestro mostrano gli effetti della pandemia nel primo semestre, che gli ultimi mesi dell'anno non sono riusciti a compensare.
Nel complesso, i volumi sono scesi del -5,6%, le vendite del -13,7% a circa 10,7 miliardi di euro e il margine operativo lordo (Ebitda) ha perso circa l'8,2% attestandosi a 1,5 milioni di euro, anche grazie a misure per il contenimento dei costi pari a 360 milioni di euro. Anche il piano Perspective, lanciato nel 2018 per migliorare l’efficienza, ha contribuito a far risparmiare 130 milioni nell’anno fiscale 2020 e, come annunciato, si è concluso a fine anno.
Ciò nonostante, nel corso dell'anno il reddito netto è calato nel corso dell'esercizio del -16,8% a 459 milioni di euro.
POLIURETANI E POLICARBONATO. Nel segmento Poliuretani i volumi venduti sono scesi del -6,1% nell'intero anno: dopo il calo dovuto alla pandemia nella prima metà dell’anno, il secondo semestre ha registrato però una ripresa significativa della domanda. Le vendite sono calate del -3,1% attestandosi a 5 miliardi di euro, risultato dovuto a un livello inferiore dei prezzi medi di vendita e al calo dei volumi totali di vendita, mentre l'Ebitda è sceso del -3,5% a 625 milioni.
Ha tenuto meglio il segmento Policarbonato, con volumi in flessione del -3%, vendite giù del -14,1% a 3 miliardi di euro, mentre l'Ebitda è migliorato el +3,2% a 553 milioni di euro, grazie a prezzi più bassi delle materie prime e al taglio dei costi.
CEO E CFO SODDISFATTI. “Siamo riusciti a superare in maniera positiva un anno fuori dal comune, tenendo sempre ben saldo il timone del gruppo - è il commento del CEO, Markus Steilemann -. Abbiamo adottato diverse misure per proteggere i nostri dipendenti, per mantenere in funzione le catene di fornitura e per espandere la nostra liquidità. Nel complesso, siamo riusciti a perseguire in maniera attiva i nostri obiettivi strategici. Abbiamo definito la nostra strategia per la trasformazione in una realtà completamente circolare e in questo senso abbiamo fatto un notevole passo in avanti con l’acquisizione annunciata del comparto RFM (Resins & Functional Materials) di DSM".
“Le misure determinanti prese all’inizio dell’anno hanno contribuito in maniera notevole a farci raggiungere ottimi risultati - aggiunge il CFO di Covestro, Thomas Toepfer -. Sull’onda di una ripresa significativa della domanda dalla metà dell’anno, nel secondo semestre siamo rientrati nella nostra traiettoria di crescita, generando guadagni quasi in linea con il livello dell’anno precedente”. “In una situazione ancora segnata dall’incertezza - aggiunge -, rimaniamo attenti ai costi e continuiamo a potenziare la nostra efficienza. Inoltre, ci stiamo concentrando sempre più sui bisogni della nostra clientela per creare prodotti di valore”.
MEGLIO IL 2021. Per l’anno fiscale 2021, Covestro stima una crescita dei volumi venduti compresa tra il +10% e il +15%, anche se per circa il 6% attribuibile all’acquisizione del segmento RFM (Resins & Functional Materials) di DSM, il cui completamento è previsto per l’inizio del secondo trimestre 2021. La stima per l’Ebitda del gruppo è compresa tra 1,7 e 2,2 milioni di euro.
RIORGANIZZAZIONE IN CORSO. Covestro ha anche annunciato una riorganizzazione delle attività, che sarà implementata a partire dal 1° luglio 2021, con la creazione di sette nuove unità di business, articolate in due grandi aree: Performance Materials e Solutions and Specialties.
La prima comprenderà Standard Polycarbonates (Policarbonati), Standard Urethane Components (componenti in uretano) e Basic Chemicals (Chimica di base).
Soluzioni e specialità vedrà invece la nascita di sei nuove divisioni: Tailored Urethanes (uretani su misura), Coatings and Adhesives, Engineering Plastics (tecnopolimeri), Specialty Films (film speciali), Elastomers e Thermoplastic Polyurethanes (TPU).
Particolare attenzione sarà rivolta anche a sostenbilità e circolarità, due elementi che - afferma Steilemann - influiscono sulla definizione della nuova strategia del gruppo: "La nuova struttura è un ottimo punto di partenza per il futuro e ci renderà ancora più competitivi - ha spiegato - Sulla scia di questo cambiamento riusciremo ancora meglio a soddisfare i bisogni dei nostri clienti, a rendere il gruppo più efficace ed efficiente e a generare una crescita sostenibile. Stiamo spingendo al massimo la trasformazione verso un’economia circolare”.
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