21 luglio 2021 08:40

Il produttore tedesco di imballaggi protettivi Storopack ha chiuso l'esercizio 2020 con vendite in crescita del +4% (+6% con gli effetti di cambio), raggiungendo un fatturato consolidato di 500 milioni di euro, 21 milioni in più rispetto all’anno precedente.

Risultato ottenuto in anno difficile, caratterizzato dall'emergenza pandemica, in virtù dell’aumento della domanda nelle vendite online al dettaglio a causa delle chiusure e delle limitazioni alla circolazione delle persone.
In questo periodo - nota l'azienda -, le abitudini d’acquisto di molti consumatori sono cambiate sensibilmente e l’e-commerce ha avuto un ruolo di primo piano nella fornitura di prodotti alla popolazione. “La stabilità della nostra supply chain e la varietà della nostra offerta ci hanno permesso di garantire ai clienti la consueta affidabilità e sicurezza anche nel 2020", spiega Hermann Reichenecker, direttore esecutivo dell’azienda tedesca.

Non di meno, è cresciuta l'attenzione verso soluzioni di imballaggio sostenibili. “Nel 2020, oltre il 30% dei prodotti che abbiamo realizzato internamente è stato fatto con materiali riciclati o da fonti rinnovabili - sottolinea il Group Sustainability Director, Charles Poisson -. Il nostro intento è portare questa percentuale oltre il 50% entro il 2025 e riteniamo altresì importante promuovere le economie circolari in tutto il mondo, allo scopo di aumentare il tasso di riciclo”.
Tra gli sviluppi più recenti, il film AIRplus 100% Recycled (leggi articolo) e il primo imballaggio protettivo interamente in polistirene espanso rigenerato (rEPS), entrambi ottenuti da rifiuti industriali e post-consumo.

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