17 ottobre 2022 11:15
IVK Europe, associazione che rappresenta i trasformatori europei di film e foglie in PVC, lancia un nuovo allarme sugli effetti, a livello di trasformazione, di aumenti dei costi energetici che non sembrano aver fine, difficoltà di approvvigionamento di materie prime e un preoccupante incremento delle dichiarazioni di "forza maggiore", da parte dei produttori di PVC, nel corso del terzo trimestre dell'anno.
Fattori concomitanti che - secondo l'associazione europea - stanno provocando fermi temporanei della produzione e minano gli investimenti del settore nell'economia circolare e nell'innovazione dei processi.
"In una situazione già difficile - si legge in una nota diffusa da IVK Europe -, nel terzo trimestre del 2022 assistiamo a un forte incremento delle chiamate di forza maggiore: all'inizio di ottobre erano 58 quelle ancora attive, 25 delle quali segnalate tra luglio e settembre. Di tutti i polimeri, il PVC è quello più colpito".
Nel complesso - aggiunge l'associazione - le chiamate di forza maggiore sono aumentate continuamente, ogni mese, a partire da marzo 2022.
"Le previsioni sono altrettanto allarmanti - conclude la nota -. Un ultimo segnale per la politica tedesca e per quella europea, che devono agire con urgenza per prevenire sviluppi anche peggiori".
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