19 maggio 2023 08:44
Si rivolge al settore medicale e farmaceutico la nuova linea di poliolefine ottenute con materie prime di origine biologica, attribuite mediante bilancio di massa certificato ISCC Plus, proposta dal gruppo spagnolo Repsol.
In base a questo approccio, già seguito da altri produttori di plastiche, oli vegetali da colture sostenibili e rifiuti organici vengono alimentati al cracking in sostituzione di fonti fossili come gas o nafta, migliorando così l'impatto del processo. Secondo la società, in base all'analisi dalla culla al cancello secondo lo standard ISO 14067, l'impronta di carbonio è addirittura negativa, poiché nel bilancio di carbonio la CO2 sequestrata dalla componente vegetale risulta superiore a quella emessa in atmosfera.
Già disponibili sul mercato europeo per applicazioni nei dispostivi medicali o negli imballi farmaceutici, le resine bio-attribuite possono sostituire quelle standard, in ottica drop-in, riducendo l'impronta di carbonio senza richiedere nuove omologazioni o la modifica dei processi di trasformazione.
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