5 febbraio 2024 12:06
Le associazioni francesi della filiera delle materie plastiche non hanno preso bene le dichiarazioni fatte dal Primo ministro Gabriel Attal (nella foto) il 30 gennaio scorso durante il tradizionale discorso al Parlamento ("discours de politique générale").
In nome di una "ecologia popolare", lo statista ha infatti dichiarato di voler introdurre misure contro l’inquinamento da plastica nei 50 impianti francesi che immettono sul mercato la maggior parte degli imballaggi in materiale plastico, analogamente a quanto è stato fatto in passato per le emissioni di gas serra in 50 grandi siti industriali.
Per Elipso, associazione dei produttori francesi di imballaggi in plastica: "l'iniziativa annunciata dal Primo ministro prende di mira un settore industriale specifico introducendo una 'discriminazione di materiale', che non è legale; vuole combattere la produzione di imballaggi in plastica, ma in nessun caso rimedia all'inquinamento: né per quanto riguarda i rifiuti lasciati in natura risultanti dalla deficienza del nostro sistema di raccolta e selezione; né combattendo le emissioni di gas serra".
L'associazione sottolinea infatti come la sostituzione indiscriminata della plastica con altri materiali possa addirittura portare a un danno per l'ambiente, incrementando il volume di rifiuti da imballaggio, come rileva anche un recente studio tedesco (leggi articolo).
"Il nostro settore è impegnato da molti anni nell'eco-design, attraverso l'alleggerimento e il riciclo degli imballaggi - afferma Elipso -. In un momento in cui sono già in atto sistemi di riutilizzo e filiere per il riciclo della plastica, in particolare il riciclo chimico sostenuto anche dall'Eliseo; in un momento in cui il Governo predica la reindustrializzazione della Francia, metodo e ragione devono dominare i dibattiti. La politica deve assicurare l'omogeneità e la coerenza del trittico 'riduzione-riuso-riciclo', e non colpire in modo irrealistico l'imballaggio monouso, che ha una funzione utile in molti casi, molto utile in caso di crisi sanitaria e nella lotta contro lo spreco alimentare".
Secondo Gaël Bouquet (nella foto), segretario generale di Elipso, non bisogna cadere nell'errore di un problema mal posto e nella spettacolarizzazione del marketing politico, nè alimentare una guerra tra materiali, insensata dal punto di vista ambientale. "Impegniamoci verso un approccio basato sulle funzionalità - afferma -. Ogni materiale ha vantaggi e svantaggi: è a partire dal 'caso d'uso' che dobbiamo costruire un'architettura coerente ed efficace dal punto di vista ambientale".
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