12 aprile 2024 12:56

Sono raddoppiate in un mese, passando da 500 a 1.025, le firme sotto il Patto europeo per l'industria (European Industrial Deal) presentato il 20 febbraio scorso ad Anversa da una settantina di aziende e associazioni in rappresentanza di diversi settori manifatturieri (leggi articolo).

Aziende, associazioni e organizzazioni sindacali che rappresentano 25 settori in tutta Europa, tra cui la chimica, chiedono ai leader dell'UE un approccio armonizzato e olistico per favorire lo sviluppo dell'industria europea, sostenere investimenti in tecnologie e sfruttare il mercato unico per evitare che le imprese abbandonino l'Europa.

Il documento si articola su dieci punti, che rappresentano altrettante azioni concrete che andrebbero implementate nella prossima Agenda strategica dell'UE 2024-2029, integrando il Green Deal.

Si chiede di risolvere incoerenze normative, attuare meccanismi di finanziamento pubblico, favorire l’accesso alle materie prime e all’energia e garantirne l'approvvigionamento, sostenere l’innovazione e lo sviluppo delle infrastrutture, consolidare la domanda di prodotti circolari, rilanciare e migliorare il mercato unico.

“Il futuro dell’Europa si fa con l’industria - sostiene Marco Mensink, Direttore di Cefic, la federazione europea dell'industria chimica -. Oggi, mille organizzazioni sono unite nella richiesta di un accordo industriale europeo per attuare il Green Deal, garantire che l’industria rimanga competitiva a livello globale e mantenere posti di lavoro di alta qualità in Europa. Esortiamo i leader dell’UE a inserire il nostro appello nella nuova agenda strategica e nelle politiche comunitarie per i prossimi cinque anni, integrandolo nella struttura, nel bilancio e nel tessuto della nuova Commissione europea”.

Per informazioni e sottoscrivere il documento: The Antwerp Declaration for a European Industrial Deal

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