18 aprile 2024 08:46

Covestro sta proseguendo i colloqui con Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc), che l'anno scorso aveva sottoposto diverse offerte per acquisire il controllo del gruppo chimico tedesco (leggi articolo).

La conferma è arrivata ieri dal CEO di Covestro, Markus Steilemann, che ha brevemente toccato l'argomento durante il suo intervento all'Assemblea generale.
"Siamo pionieri nella transizione verso l’economia circolare, quindi è comprensibile che siamo attraenti anche per molti investitori - ha spiegato -. Conduciamo le discussioni con Adnoc in modo costruttivo e aperto in conformità con gli obblighi societari, nell’interesse dell'azienda, degli azionisti e di tutti gli altri stakeholder. Come è normale, il progresso e l’esito di tali discussioni dipendono dalla capacità di entrambe le parti di trovare un consenso su questioni sulle quali hanno opinioni diverse". "Ci prenderemo il tempo necessario per giungere alla migliore soluzione possibile", ha poi aggiunto.

Nel corso dell'Assemblea, il CFO Christian Baier ha annunciato che quest'anno non saranno distribuiti dividendi a causa delle difficili condizioni di mercato, condivise da tutta l'industria chimica, che proseguiranno anche nel 2024. “Il contesto del mercato globale è stato influenzato dalla debolezza della domanda e, di conseguenza dal calo dei prezzi di vendita - ha spiegato -. Ciò si è riflesso sui risultati 2023".
il Consiglio di amministrazione di Covestro ha quindi deciso di non proporre alcun dividendo per l’anno fiscale 2023, in linea con la politica del Gruppo, che dal 2020 lega più strettamente il dividendo alla situazione finanziaria.

Nell'esercizio 2023, il gruppo tedesco ha registrato vendite per 14,4 miliardi di euro, con una flessione del -20% rispetto all'anno precedente, e un Ebitda di 1,1 miliardi di euro, un terzo in meno nel confronto con il 2022. L'utile netto è rimasto negativo, pur con un leggero miglioramento, passando da una perdita di 272 milioni a una di 198 milioni.

 Adnoc ha recentemente rilevato il 24,9% del gruppo energetico OMV e sta trattando per fondere le attività nelle poliolefine di Borealis e Borouge (leggi articolo). Borealis è controllata al 75% da OMV e al 25% da Adnoc, mentre Borouge è posseduta al 54% da Adnoc, per il 36% da Borealis e il restante 10% è flottante.

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