10 giugno 2024 08:43

Arcoplastica punta ad ampliare le capacità di riciclo, sia di sfrido per uso interno, sia in ottica "tray to tray", da vaschetta a vaschetta, acquistando materiale riciclato da post-consumo.

Negli ultimi anni l'azienda di Andezeno (TO) ha creato un nuovo reparto per il recupero di scarti plastici post-industriali. Su una superficie di 1.500 metri quadrati sono state installate macchine e attrezzature per il recupero degli sfridi, che possono così essere reimmessi in produzione al posto delle resine vergini.
Inoltre, dall'anno scorso è in funzione un impianto di purificazione PURe1500 conforme EFSA, fornito da Bandera, utilizzato per rigenerare le scaglie di rPET post-consumo (leggi articolo).

L’ultimo passo nella direzione dell'economia circolare è l'approccio "tray to tray" alla produzione di vaschette PET per uso alimentare, chiudendo il ciclo che parte dall'estrusione della foglia, per poi passare alla termoformatura della vaschetta, raccolta differenziata e selezione dei rifiuti da imballaggio, riciclo del materiale, fino alla produzione di nuove vaschette.

"L’impegno a difesa dell’ambiente si coniuga con la spinta all’innovazione - sottolinea l'azienda torinese - in quest’ottica il riciclo della plastica riveste un ruolo centrale nella strategia aziendale in quanto la risposta più efficace e razionale per garantire qualità del prodotto e sostenibilità".

Nello stabilimento di Andezeno, Arcoplastica produce vaschette e contenitori in plastica per il settore alimentare e tecnico, con 3 linee di estrusione, 20 di termoformatura, 3 impianti di stampa ed un’unità di taglio.

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