Aquafil apre a Lubiana un impianto per il riciclo chimico-meccanico di sfridi e scarti di nylon con capacità di 10mila tonnellate annue.
15 giugno 2011 06:34
Aquafil, società del gruppo trentino Bonazzi, ha inaugurato in Slovenia, presso il sito della controllata Julon, un impianto capace di trasformare sfridi di produzione e scarti plastici post-consumo a base di nylon in caprolattame, e da questo nuovamente in poliammide 6. Un investimento da oltre 15 milioni di euro che consentirà di trattare ogni anno 11.000 tonnellate di rifiuti.
Il programma Econyl si basa su una tecnologia di riciclo chimico e meccanico che garantirebbe gli stessi standard qualitativi del materiale vergine, offrendo la possibilità di reiterare all'infinito la trasformazione senza compromettere le caratteristiche del prodotto finito, cosa che non può avvenire con il tradizionale processo di riciclo meccanico delle materie plastiche.
Grazie a un network che impegna numerosi partner pubblici e privati, sfridi e scarti di poliammide 6 provenienti da tutto il globo vengono concentrati presso il nuovo magazzino Aquafil di Ajdovš?ina (Aidussina), a mezz'ora di strada da Lubiana. Qui vengono stoccati e pretrattati prima essere inviati all'impianto di riciclo, dove avviene la rigenerazione vera e propria.
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