Positivi i risultati nel primo trimestre per i due gruppi chimici tedeschi, che vedono crescere le vendite, anche se i costi delle materie prime pesano sui margini.
27 aprile 2012 07:46
Bayer ieri, BASF questa mattina, hanno presentato agli analisti i risultati del primo trimestre, che vedono una sostanziale conferma del trend in crescita che ha caratterizzato l'esercizio 2011, pur con qualche incertezza sul fronte dei margini operativi, in modo particolare nel settore delle materie plastiche a causa dei costi delle materie prime non sempre compensati dagli aumenti dei prezzi di vendita.
Bayer ha chiuso i primi tre mesi dell'anno con vendite per la prima volta sopra i 10 miliardi di euro, il 6,8% in più rispetto allo stesso trimestre 2011, e un Ebit in crescita del 42% a 1,6 miliardi di euro. Un risultato definito "incoraggiante" dalla società, nonostante la pressione sui costi delle materie prime che ha ridotto i margini della divisione MaterlScience, dove l'Ebit prima di interessi e tasse è sceso del 38% a 127 milioni di euro, a dispetto dell'incremento delle vendite (+3,8%) a 2,78 miliardi di euro. "Bayer MaterialScience ha incrementato i volumi in tutte le aree, mentre i prezzi di vendita si sono mantenuti stabili, a livello generale, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno - ha spiegato il CEO di Bayer, Marijn Dekkers - I profitti sono rimasti invece sotto pressione a causa degli alti costi delle materie prime". La dinamica dei prezzi di vendita, a somma zero, ha visto una crescita in Europa, Nord e Sud America, Medio Oriente, compensata però da una riduzione nell'area dell'Asia-Pacifico.
Per quanto concerne i diversi segmenti, mentre il giro d'affari dei poliuretani è cresciuto del 4,7% (a parità di portafoglio), quello dei policarbonati ha segnato una flessione del 4,2%, a causa soprattutto di una riduzione dei prezzi di vendita. Cresciute del 3,9% anche le vendite di materie prime per coating, adesivi e specialità.
Anche BASF nel 2012 è partita col piede giusto. Le vendite sono aumentate del 6% a 20,6 miliardi, a fronte però di una flessione dei margini operativi prima delle poste straordinarie (Ebit) del 7,3%, per complessivi 2,5 miliardi di euro, anche in questo caso per l'andamento dei costi delle materie prime, non interamente trasferiti a valle. Per quanto concerne le materie plastiche, le vendite hanno visto una leggera flessione rispetto al primo trimestre 2011, da 2,78 a 2,67 miliardi di euro (-3,9%) in ragione della debolezza della domanda che ha impattato sui volumi. Anche l'Ebit prima delle poste straordinaria mostra il segno meno (-44%), scendendo da 393 a 219 milioni di euro.
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