Il terremoto ha abbattuto o danneggiato gravemente gran parte degli stabilimenti nella zona intorno a Mirandola.
29 maggio 2012 14:49
AGGIORNAMENTO: trovato anche il corpo del quarto lavoratore sepolto sotto le macerie dello stabilimento Haemotronic.
AGGIORNAMENTO: recuperati i corpi senza vita di due dei tre lavoratori dispersi nel crollo della Haemotronic di Medolla. Sale a 16 il bilancio del sisma, con oltre 350 feriti.
Le forti scosse di terremoto, superiori al quinto 5 della scala Richter, che hanno colpito il modenese nella mattinata di oggi 29 maggio hanno messo in ginocchio il sistema industriale emiliano, già colpito dal sisma il 20 maggio scorso. Crollati o gravemente danneggiati numerosi stabilimenti dell'area che ha come epicentro Mirandola, a pochi chilometri da Modena. Gran parte delle vittime, quindici alle 17 di oggi (oltre a 7 dispersi), sono infatti operai impegnati nelle attività produttive o alla messa in sicurezza delle strutture colpite dalle precedenti scosse, prima di riavviare gli impianti.
Il bilancio provvisorio delle vittime conta tre morti nel crollo dello stabilimento dell'azienda meccanica Meta di San Felice sul Panaro, tre alla BBG di Mirandola, specializzata in lavorazioni meccaniche, uno alla Aries Biomedicale dello stesso comune (forse si tratta del titolare) e almeno un morto e tre dispersi nel crollo della Haemotronic di Medolla, azienda attiva nell'estrusione stampaggio di componenti biomedicali, dove i soccorritori sono ancora impegnati nelle operazioni di salvataggio. Una donna è invece deceduta a Cavezzo, sotto le macerie di un mobilificio. La situazione è però ancora molto fluida e non è escluso che il bilancio possa aggravarsi nelle prossime ore.
Secondo l'Assessore allo sviluppo economico di Mirandola, Roberto Ganzerli, il sisma avrebbe reso inagibile l'80% delle fabbriche della zona, importante polo europeo dell'industria biomedicale, oltre che del packaging e della meccanica. Qui hanno sede o stabilimenti le grandi multinazionali del settore: Gambro, B. Brown Avitum Italia, Sorin, Covidien, Fresenius e Bellco, solo per citare le più note. E intorno a questi big un tessuto di oltre 150 aziende che costituiscono uno dei distretti industriali più dinamici del paese.
L'attività produttiva si è fermata in tutta la regione, per evidenti motivi precauzionali: sebbene non direttamente danneggiate dal sisma, sono state evacuate le fabbriche di Ducati, Maserati e Ferrari, oltre a centinaia di aziende dell'indotto. Nella zona tra Medolla, Cavezzo e Mirandola - epicentro del terremoto - sono crollate an che numerose abitazioni, chiese e monumenti.
In piena emergenza, è scoppiata la polemica sulla sicurezza degli stabilimenti industriali: alle critiche del segretario dell Cgil, Susanna Camusso, sulla ripresa del lavoro prima di aver messo in sicurezza gli impianti, ha risposto il neopresidente di Confindustria Giorgio Squinzi: "'Non è vero che sono crollati capannoni di carta velina, quelli nel settore della ceramica erano costruiti con tutti i crismi - ha dichiarato da Bruxelles - Dal 1570 non si registrano terremoti nella zona: mi sembra che i crolli siano da attribuire a fatalità".
© Polimerica - Riproduzione riservata
![]()
Via Delle Industrie 10/13 , 10 - 20874 Busnago (MB)
Tel: +39 039 6957821
Web: www.vamptech.com/ - Email: marketing@vamptech.com
Via F. de Sanctis, 74 - 20141 Milano (MI)
Tel: +39 02.21118692
Web: www.plasticfinder.it/ - Email: info@plasticfinder.it
Via Gasdotto, 25 - 36078 Valdagno (VI)
Tel: +39 0445 402438
Web: www.gpdipiazzon.it - Email: info@gpdipiazzon.it
Via Leonardo da Vinci, 5, 5 - 27036 Mortara (PV)
Tel: +39 0384 295237 - Fax: +39 0384 295084
Web: sipol.com/it/ - Email: sipol@sipol.com
In vista della fine dell’anno, è tempo di bilanci per il compoundatore lombardo, attivo da anni nella produzione di compound TPE.
L’evoluzione di GP di Piazzon: da una piccola carpenteria alla progettazione integrata di silos e attrezzature di stoccaggio e trasporto interno.
Per la filiera del riciclo Italiano l’obiettivo minimo è arrivare e superare il Natale, confidando in un rilancio nel 2026. Ma ci sono tre 'cavalieri neri' da superare...