Schede azienda
DuPont

Compositi a prova di proiettile

13 settembre 2011 - DuPont introduce nuovi materiali per elmetti ed elementi protettivi di veicoli.

DuPont rivede i listini

2 settembre 2011 - Aumenti in ottobre per tecnopolimeri ed elastomeri commercializzati in Europa, Medio Oriente e Africa.

DuPont vede crescere fatturato e utili

29 luglio 2011 - Secondo trimestre positivo grazie ai prezzi in ripresa. Flessione dei volumi nei tecnopolimeri.

DuPont anticipa le novità di Fakuma

18 luglio 2011 - In mostra una delle prime applicazioni commerciali della tecnologia di stampaggio 2K.

Tecnopolimeri DuPont verso rincari

1 giugno 2011 - A metà giugno fissati aumenti per poliammidi, PBT, PET ed elastomeri.

Ancora aumenti nei tecnopolimeri

17 febbraio 2011 - Questa volta sono DuPont ed EMS Grivory ad annunciarli, con validità il 1° marzo.

DuPont premia il packaging verde

8 giugno 2010 - I vincitori del concorso DuPont Awards for Packaging Innovation. C'è molto 'verde' tra i progetti vincitori della ventiduesima edizione dei DuPont Awards for Packaging Innovation, e non è un caso: i temi di quest'anno, sui quali si è concentrata la giuria (guidata da John Bernardo, presidente di Sustainable Innovations LLC), riguardavano idee innovative, riduzione di costi/sprechi e maggiore sostenibilità, il tutto all'insegna dell' “innovazione collaborativa”. Dei 160 progetti di packaging presentati in concorso ne sono stati selezionati 16: due sono stati premiati con il riconoscimento 'Diamond', cinque con il 'Gold' e sei con il 'Silver'; ci sono poi tre menzioni speciali per il problem solving innovativo. Se solo due dei progetti vincitori sono europei, fa comunque piacere sapere che uno di questi è frutto del made in Italy (l'altro è polacco): si tratta del confezionamento della carne in atmosfera modificata mediante film termoretraibile con proprietà anticondensa, Cryovac Mirabella, soluzione brevettata da Sealed Air – Italia. Parzialmente europeo è anche il Gold award conquistato da Procter & Gamble (USA e Germania) per aver riprogettato e ottimizzato gli impianti di confezionamento al fine di ridurre dell'80% lo stoccaggio dei materiali e del 25% la quantità di materiale utilizzato, nello specifico passando dalle bustine "wicket" in polietilene a una tecnologia di confezionamento a flusso continuo. Ha conquistato uno dei due primi premi (Diamond award) Greenbox, l'innovativo sistema di confezionamento per il trasporto di medicinali e forniture medicali, in temperatura controllata, messo a punto dalla statunitense Entropy Solutions: all'esterno una scocca di polietilene alta densità riutilizzabile, all'interno un materiale a cambiamento di fase (PureTemp) ricavato da rinnovabili e un pannello isolante ottenuto da nanotecnologie; il tutto per garantire il mantenimento del contenuto in temperatura per circa 120 ore. All'insegna del green anche il Gold award conquistato dalla bottiglia PlantBottle messa a punto da Coca Cola con PET in parte ottenuto da materie prime rinnovabili, ovvero fino al 30% di glicole monoetilenico ricavato da canna da zucchero. Da segnalare che l'innovativa bottiglia può essere riciclata senza problemi nei normali circuiti di trattamento del PET, a differenza di altre bottiglie prodotte con biopolimeri. Curioso il bicchiere/bottiglia da vino in plastica monouso Copa di Vino, nell'ottica di un consumo fast-drink all'aperto o in occasione di manifestazioni, soluzione che potrà far storcere il naso agli intenditori, ma che incontrerà senz'altro l'interesse dei produttori. Il vino è imbottigliato direttamente in un "bicchiere" di plastica monouso da 187 ml con durata di conservazione di un anno. L'assenza della bottiglia consente di ridurre del 50% i rifiuti derivanti da materiali di confezionamento. Il peso della plastica è inferiore del 30% rispetto a quello del vetro, riducendo così l'impronta del carbonio. La sfida era, in questo caso, sigillare il bicchiere senza danneggiare il vino. Degna di segnalazione, tra i progetti selezionati dalla giuria, la confezione per snack compostabile messa a punto da Frito-Lay Nord America, divisione di PepsiCo: il film multistrato tradizionale è stato rimpiazzato con una struttura a base di acido polilattico, adesivo (anch'esso compostabile) e coating interno. Senza dubbio innovativo anche Ethafoam High Recycled Content plank, espanso di polietilene a cellule chiuse con contenuto di riciclato fino al 65%, per imballaggi da trasporto, frutto di una collaborazione tra Sealed Air e Austin Foam Plastics. Mancando una filiera per il recupero e riciclo di questo materiale, è stato sviluppato un circuito in closed-loop per la gestione degli imballaggi a fine vita. Segnaliamo, infine, i pallet in polipropilene riciclabile con iniezione di espanso, sviluppati da Femsa (USA) che promettono una durata doppia (sei anni invece di te) rispetto ai normali pallet in plastica. Video della premiazione:  

Coppa olio in tecnopolimero

27 ottobre 2008 - Realizzata in poliammide caricata vetro, equipaggerà i nuovi motori diesel di Daimler. Per la prima volta nella storia delle quattro ruote, una coppa dell’olio realizzata con un tecnopolimero troverà applicazione su un auto di serie. Il progetto è frutto di uno sviluppo congiunto tra il gruppo chimico DuPont e Bruss, fornitore di componenti auto. Il componente, una coppa dell'olio da sei litri in Zytel 70G35 HSLR (una poliammide caricata con fibra di vetro e stabilizzata al calore) avvitata su un telaio in alluminio pressofuso, equipaggerà i i nuovi motori 4 cilindri diesel di Daimler, consentendo una riduzione del peso di 1,1 kg rispetto alle soluzioni in metallo. In particolare, la nuova coppa olio sarà utilizzata inizialmente nella serie Classe C di Mercedes-Benz. Oltre alla leggerezza, viene migliorata l'efficienza produttiva - spiegano alla DuPont - grazie all'elevata fluidità del polimero che riempe lo stampo con percorsi di flusso lunghi, tempi di iniezione brevi e ottima stampabilità di sezioni con pareti sottili. La saldabilità a vibrazione del materiale incrementa ulteriormente i vantaggi sotto il profilo della produttività. La sezione posteriore della coppa, che costituisce il serbatoio per circa 6 litri di olio, è molto rigida grazie alla sua sagoma. La sezione anteriore ha una forma più piatta, in quanto deve lasciare spazio al telaio e allo sterzo. Questa sezione ha quindi una resistenza alla flessione e una rigidità relativamente basse, richiedendo accorgimenti aggiuntivi per minimizzare distorsione e deformazione ed eliminare il rischio di fuoriuscite lungo la linea di giunzione con la metà superiore in alluminio. Il problema è stato risolto ideando una struttura a sandwich con un secondo pezzo stampato a iniezione: un deflettore per olio prodotto separatamente, saldato sulla parte piatta della coppa, che contribuisce a livellare l'olio, mosso dall'albero motore e dall'albero di equilibratura e rimanda il flusso nella coppa. La coppa e il deflettore, insieme ad altri accorgimenti progettuali, contribuiscono ad assicurare la stabilità in tutte le condizioni di funzionamento. Nella sezione che funge da serbatoio sono presenti inserti in ottone fissati a caldo per il montaggio del tappo di scarico dell'olio e del sensore livello olio. Le alte nervature nella sezione serbatoio agiscono da deflettori, contribuendo a ridurre la movimentazione dell'olio e a convogliarlo nel serbatoio.Grazie all'elevata fluidità del compound, è stato possibile utilizzare un unico punto di iniezione centrale, sufficiente per riempire tutta la cavità dello stampo, e impostare così cicli di stampaggio brevi. Rispetto all'iniezione multipunto (spesso necessaria per altri tipi di poliammide), il punto di iniezione unico abbatte il costo dello stampo e semplifica il controllo di processo, minimizzando il numero di linee di giunzione e il rischio di occlusioni d'aria. Presso il DuPont European Technical Centre di Ginevra sono state analizzate le proprietà della struttura simulando la caduta forzata del motore, completo di trasmissione, da un carrello elevatore. Prove effettuate da Bruss in situazioni reali, utilizzando prototipi dei componenti hanno, confermato la validità del design: anche dopo 1.000 ore di invecchiamento in olio caldo a 150 °C, la coppa resiste a queste condizioni di prova estreme senza subire danni significativi. L'uso dei polimeri termoplastici per le coppe dell'olio offre interesanti opportunità di integrazione funzionale. Il modello attuale incorpora il deflettore, che ha la funzione di rallentare il flusso dell'olio e riconvogliarlo nel serbatoio. Altri elementi che si prevede potranno essere integrati in modelli futuri sono il pescante dell'olio, il sensore di livello, il filtro ed altri componenti del circuito di ritorno, incluse le pompe.

Bioplastiche per imballare

30 aprile 2008 - DuPont introduce Biomax TPS, resine per stampaggio e foglie per termoformatura ottenute da amido con tecnologia Plantic. DuPont Packaging & Industrial Polymers ha presentato alla InterPack 2008 di Düsseldorf la famiglia Biomax TPS, ottenuta in parte da risorse rinnovabili, frutto del recente accordo con l'australiana Plantic Technologies. Biomax TPS è disponibile sia sotto forma di resine per stampaggio ad iniezione che di foglie per termoformatura ( disponibili in sette spessori standard e 4 colori) con un contenuto di risorse rinnovabili tra l'85% e il 90%. Secondo la società, nelle applicazioni di interesse - ad esempio vassoi termoformati per il packaging e contenitori rigidi per prodotti alimentari e per l'industria dolciaria - il materiale offrirebbe un rendimento uguale a quello del polistirene e del PVC. Le applicazioni di stampaggio ad iniezione comprendono invece l'imballaggio di prodotti cosmetici e cura personale, il confezionamento di articoli per il giardinaggio e la produzione di articoli stampati di vita breve e di facile smaltimento. “Il gran numero di applicazioni e utilizzi del prodotto lo rendono idoneo a sostituire PET e polipropilene”, afferma la società in una nota. Saranno disponibili cinque gradi per stampaggio a iniezione; inizialmente un tipo per uso generico e uno più fluido per la produzione di componenti a parete sottile. Altri tre gradi – uno con migliorate proprietà meccaniche e due resistenti all'acqua - saranno commercializzati nei prossimi mesi. Biomax TPS viene prodotto partendo da un amido ad alto contenuto di amilosio non modificato geneticamente. Il materiale in foglia è certificato secondo le normative EN 13432 e ASTM 6400 come rifiuto degradabile domestico, del terreno, marino e industriale; a contatto con l'acqua è biodegradabile. È particolarmente adatto in applicazioni per vassoi per alimenti a basso contenuto di umidità e di acqua, ad esempio cioccolato o biscotti. Negli Stati Uniti e nell'Unione Europea è stato approvato per l'utilizzo a contatto con gli alimenti. In occasione di InterPack è stata anche presentata la serie Biomax PTT (politrimetiltereftalato) per stampaggio ad iniezione di contenitori in rigidi, con un contenuto di rinnovabili fino al 35%. “I nostri prodotti offrono approcci nuovi e innovativi per la riduzione, l'eliminazione e il riciclo del packaging, oltre allo sviluppo e l'introduzione di resine e modificanti rinnovabili - commenta Shanna Moore, DuPont Packaging & Industrial Polymers -. I film in Biomax TPS possono contribuire a ridurre l'impatto ambientale, essendo una soluzione rinnovabile e biodegradabile che offre prestazioni comprovate nei vassoi termoformati per alimenti e per altri articoli in campo non alimentare. Questo prodotto offre la possibilità a costruttori e a commercianti di sostituire le plastiche tradizionali a base di petrolio con plastiche rinnovabili, riducendo quindi l'impatto sulle risorse naturali della terra.”

DuPont scommette sull'eco packaging

18 marzo 2008 - A Interpack 2008 saranno proposti nuovi materiali per imballaggio ottenuti da risorse rinnovabili. DuPont presenterà alla prossima Interpack di Düsseldorf (24-30 aprile 2008) alcuni nuovi materiali per packaging ottenuti da risorse rinnovabili, tra cui le nuove famiglie Biomax TPS - foglie termoplastiche a base di amido e gradi per stampaggio - e Biomax PTT (politrimetiltereftalato), poliestere non rinforzato stampabile a iniezione. Biomax TPS è un materiale basato sulla tecnologia della australiana Plantic Technologies, entrata di recente in partnership col gruppo statunitense, che presenta un contenuto di risorse rinnovabili fino al 90%. Le applicazioni spaziano dai vassoi termoformati per il packaging ai contenitori rigidi per i settori alimentare, cosmetico e della cura personale, oltre ad articoli stampati usa-e-getta. Biomax PTT è invece un copolimero ad alte prestazioni proveniente da fonti parzialmente rinnovabili, a base di 1,3 propanediolo e acido tereftalico, per stampaggio ad iniezione. Le prestazioni si avvicinerebbero a quelle delle resine poliestere: secondo DuPont, la resina si caratterizza infatti per l'eccellente resistenza ai graffi e agli agenti chimici, comparabile con quelle offerte da PET e PBT.A Interpack 2008, dove la società sarà presente nell'area “Bioplastics in Packaging”, sarà inoltre presentata una nuova soluzione frutto di un accordo di sviluppo congiunto tra DuPont e l'azienda francese Coldpack. Si tratta di una tecnologia che crea una barriera gonfiabile al calore, fornendo un'alternativa al polistirene espanso (EPS) per il trasporto a temperatura controllata di merci deperibili e prodotti sensibili al calore. Utilizzando le resine adesive DuPont Bynel e le resine ionomeriche DuPont Surlyn per gli strati interni ed esterni, oltre a un tipo di Surlyn metallizzato appositamente sviluppato per la struttura a nido d'ape, il rivestimento garantirebbe lo stesso livello isolante e protettivo del packaging in EPS, offrendo risparmi nelle attività logistiche e una riduzione dell'impatto ambientale. Nel corso della manifestazione saranno anche nominati i vincitori della 20a edizione dei DuPont Awards for Packaging Innovation, da quest'anno incentrata sulla sostenibilità. "Le nostre soluzioni sostenibili comprendono approcci nuovi e innovativi intesi alla riduzione, rimozione e riciclaggio degli imballi oltre allo sviluppo e all'introduzione di resine e modificanti rinnovabili - spiega Jonathan Cohen, European Marketing Manager per i Sustainable Materials presso DuPont Packaging & Industrial Polymers - Un esempio di questo approccio è il modificante Biomax Strong per acido poliattico (PLA), che migliora le caratteristiche meccaniche del biopolimero”.La strategia di DuPont per i materiali derivati da fonti rinnovabili prevede l'introduzione di polimeri ad alte prestazioni per l'industria dell'imballaggio con un contenuto rinnovabile pari ad almeno il 20% in peso, in grado di eguagliare o, in alcuni casi, di superare le prestazioni di prodotti equivalenti derivati del petrolio.

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