22 dicembre 2010 - La sede direzionale della filiale italiana a maggio si trasferisce negli uffici di Solexis. Nell'ambito del piano strategico Horizon, varato dal gruppo chimico belga a settembre, gli uffici direzionali di Solvay Italia si trasferiranno a maggio 2011 dal centro di Milano a Bollate, alle porte del capoluogo lombardo, presso il quartier generale di Solvay Solexis, destinato ad assumere nei prossimi mesi una rilevanza a livello mondiale. La sede italiana della società specializzata nella produzione di fluoropolimeri diverrà infatti il centro nevralgico di una delle quattro grandi articolazioni del gruppo, quella dedicata ai polimeri speciali, sulla quale i vertici Solvay nutrono grandi speranze di crescita. Horizon in Italia. L'annuncio del trasloco è stato dato lunedì scorso da Marco Martinelli, direttore generale di Solvay Italia, nel corso del Meeting di fine anno. Martinelli ha dichiarato a Polimerica che il programma di ristrutturazione Horizon non impatterà in modo drammatico in Italia, dove saranno coinvolti poco più di un centinaio di lavoratori nell'arco di due anni, situazione gestibile attraverso il normale turnover, prepensionamenti ed esodi incentivati. Nel complesso, il piano varato da Solvay prevede il taglio di 800 posti di lavoro, 600 dei quali in Europa, su un totale di 17.000 unità, con l'obiettivo di ridurre i costi annuali di 65 milioni di euro entro il 2012. Forte presenza nel paese. Con dieci stabilimenti, Solvay è una delle principali società chimiche presenti nel nostro paese. Il fatturato generato in Italia dovrebbe crescere quest'anno dell'11% a oltre 950 milioni di euro - 600 dei quali attribuibili alle sole plastiche -, per superare il miliardo di euro nel corso del 2011.
16 dicembre 2010 - In progetto un nuovo impianto per epicloridrina a Taixing alimentato da materie prime sostenibili. Il gruppo chimico belga ha siglato una lettera d'intenti con SP Chemicals per assicurarsi la fornitura di materie prime per un nuovo impianto da 100.000 tonnellate annue di epicloridrina che dovrebbe entrare in funzione nel 2013 a Taixing, in Cina, dove Solvay ha già riservato spazi all'interno dell' Economic Development Park. La domanda di questo intermedio, utilizzato nella sintesi di resine epossidiche, è in forte crescita e la Cina rappresenta oggi quasi il 30% del mercato mondiale. Il nuovo impianto utilizzerà la tecnologia proprietaria Epicerol, che parte da glicerina ricavata da sottoprodotti della fabbricazione di biocarburanti. Rispetto a tecnologie convenzionali, basate sul propilene, garantirebbe una riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra del 70%, utilizzando nel processo solo un decimo dell'acqua e producendo un ottavo di sottoprodotti clorurati.
10 novembre 2010 - Solvay installerà celle a membrana nel complesso chimico di Tavaux. Il gruppo chimico Solvay ha annunciato investimenti per 83 milioni di euro nel sito francese di Tavaux per sostituire la tecnologia di elettrolisi al mercurio con le più moderne ed ecologiche celle a membrana. L'intervento, che sarà completato alla fine del 2012, consentirà di ridurre del 25% il consumo energetico delle celle elettrolitiche e migliorare l'impatto ambientale del sito, con il taglio delle emissioni di oltre 19mila tonnellate annue di CO2 equivalenti. Resterà invece invariata la capacità produttiva, pari a 360mila tonnellate tra PVC, PVDC e PVDF.
12 ottobre 2010 - Solvay investirà 21 milioni di euro in un nuovo impianto per specialità a Changshu. E' destinata a produrre inizialmente gradi a base di PPA Amodel, nonché di poliarilammide Ixef e Kalix, la nuova linea per compound che Solvay ha deciso di avviare a Changshu, nella provincia cinese di Jiangsu. L'impianto, che comporterà un investimento complessivo di 21 milioni di euro, entrerà in funzione negli ultimi mesi del 2012. Nelle intenzioni del gruppo belga servirà a soddisfare la crescente domanda di polimeri speciali per applicazioni nell'industria elettronica, automotive, prodotti di consumo e componenti industriali. L'impianto è stato progettato per consentire futuri ampliamenti, che potrebbero interessare anche compound a base di fluoropolimeri. Il crescente interesse di Solvay verso il mercato cinese è testimoniato da un dato: nei primi sei mesi dell'anno, il paese asiatico ha assorbito circa un quarto delle specialità polimeriche vendute dal gruppo a livello mondiale.
24 settembre 2010 - Annunciato piano di riorganizzazione con 800 esuberi. Bollate acquista peso. Il gruppo chimico belga Solvay ha annunciato ieri un piano di riorganizzazione, battezzato Horizon, che prevede l'articolazione in quattro grandi divisioni: Specialty Polymers, Special Chemicals, Essential Chemicals e Vinyls. Le specialità polimeriche avranno sede in Italia, a Bollate (dove ha il suo quartier generale Solvay Solexis), mentre il cervello delle specialità chimiche (Special Chemicals) sarà a Seoul, in Corea del Sud. La divisione Essential Chemicals sarà riorganizzata in strutture regionali - Europa, Nord America, Mercosur e Asia Pacifico -, mentre le attività viniliche (Vynils), già articolate in joint-venture e società indipendenti (SolVin, Rusvinyl, Vinythai, Solvay Indupa e Benvic), non subiranno sostanziali modifiche organizzative. Saranno poi create quattro strutture leggere (Strategy Development Units) per lo sviluppo strategico nelle quattro aree di attività e un nuovo Innovation Center sotto la guida di un manager per la ricerca e l'innovazione, che risponderà direttamente al CEO della società. La riorganizzazione, spiega la società in una nota, si rende necessaria dopo la cessione delle attività farmaceutiche ad Abbot, avvenuta l'anno scorso, e prima di reinvestire i proventi della vendita in nuove attività. Tra gli obiettivi prefissati dal piano ci sono l'aumento della rapidità decisionale, maggiore autonomia nella determinazione degli investimenti, riduzione dei tempi di approvazione di nuovi progetti e accelerazione della crescita sui mercati emergenti. La fondazione di una "Nuova Solvay" non sarà indolore: è infatti previsto il taglio a livello globale di 800 posti di lavoro, 600 dei quali in Europa, su un totale di 17.000 unità, con l'obiettivo di ridurre i costi annuali di 65 milioni di euro entro il 2012.
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